Biovitae, il Rotary Club Ostia presenta la nuova arma contro coronavirus e batteri

Il Rotary Club Ostia potrebbe entrare nella storia per aver presentato per la prima volta in Italia una rivoluzione nel campo sanitario: una luce led in grado di annullare la carica batterica e virale presente nell’aria e sulle superfici.

La convention di presentazione di Biovitae (questo il nome del led rivoluzionario) si è svolta venerdì 25 settembre presso il ristorante “Peppino a mare” di lungomare Amerigo Vespucci. A fare gli onori di casa il presidente del Rotary Club Ostia Roberto Cepparotti che ha voluto fortemente i vertici del gruppo di ricerca che ha brevettato la scoperta. Con lui anche i presidenti passati del club (Daria Proietti, Domenico Stamato, Marcello Tamiano) e quello del prossimo anno, Claudio Miglio. Tra gli ospiti anche il direttore del Dipartimento d’emergenza dell’ospedale “G.B. Grassi”, Giulio Maria Ricciuto.

A rappresentare le caratteristiche di Biovitae è stato l’ad della società che ha brevettato lo speciale led, Mauro Pantaleo. Biovitae è una tecnologia LED che, grazie a una precisa combinazione di frequenze luminose, sanifica gli ambienti e controlla la proliferazione di tutti i batteri senza indebolire il sistema immunitario. Biovitae contrasta la resistenza antibiotica che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce «la più grande minaccia della medicina moderna». Una sperimentazione effettuata nel mese di maggio presso l’ospedale militare “Celio” di Roma ha dimostrato una potente capacità di annullamento da parte di Biovitae non solo della carica batterica ma anche di quella virale.

A tal proposito la rivista online MedRxiv ha pubblicato l’articolo dal titolo “Rapid inactivation of SARS-CoV-2 with LED irradiation of visible spectrum wavelenghts” riassumendo i risultati della sperimentazione in vitro sul coronavirs all’origine della pandemia da covid-19. Firmano l’articolo Riccardo De Santis (Dipartimento di Medicina militare), Vincenzo De Luca (Medicina militare reggimento Cremona di Civitavecchia), Giovanni Faggioni, Paola Stefanelli e Giovanni Rezza (Dipartimento Malattie infettive Istituto Superiore di Sanità).

Le conclusioni dello studio sono cheun dispositivo LED che emette una speciale combinazione di frequenze nello spettro della luce visibile è stato testato su diluizioni di surnatanti cellulari infetti da SARS-CoV-2 per valutare l’efficacia antivirale. Questo studio preliminare in vitro ha mostrato per la prima volta la capacità di inattivare SARS-CoV-2 attraverso l’irradiazione LED delle lunghezze d’onda dello spettro visibile. Se ulteriori e più ampi studi confermeranno questi dati, l’utilizzo di questo LED potrebbe potenzialmente avere un grande impatto sulla sanificazione di praticamente tutti gli ambienti umani”.

Secondo quella sperimentazione dopo 40 minuti di irradiamento con il led Biovitae, il numero di virus presenti sul vetrino si è ridotta del 97,07%. Dopo un’ora la riduzione era del 99,83%.

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Il presidente del Rotary Club Ostia, Roberto Cepparotti

Va anche ricordato che da novembre 2019  l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino è il primo aeroporto al mondo ad aver adottato le lampade Biovitae, registrate come dispositivo medico dal Ministero della Salute, perché in grado di ridurre le presenze batteriche negli ambienti e limitare i fenomeni di antibiotico-resistenza, proteggendo la salute dei passeggeri.

Stiamo lavorando con i vertici di Biovitae – commenta Cepparotti – perché abbiamo pensato che l’innovazione di cui sono portatori sia in grado di aiutare a risolvere uno dei problemi più pressanti del nostro tempo. Questo perché crediamo, come Rotariani, in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi. Siamo in grado di comprendere le necessità altrui, promuovere cambiamenti, risolvere i problemi in modo efficace grazie alle competenze e alle relazioni con persone mosse dalla nostra stessa passione”.

Il Rotary Club Ostia ha avviato una proficua collaborazione anche con la facoltà di Ingegneria del Mare dell’Università Roma 3 per un sostegno allo sviluppo delle tecnologie in grado di ricavare energia green dal mare.