Pomezia, confessa l’autore del tentato omicidio del vigilante

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Questa mattina un vigilante è stato ritrovato in una pozza di sangue, con una profonda ferita alla testa, all’interno del gabbiotto dell’interporto di Santa Palomba, a pochi chilometri dal centro di Pomezia. A fare la macabra scoperta un camionista: dopo aver citofonato più volte per farsi aprire, non ricevendo risposta, si è affacciato all’interno. Davanti ai suoi occhi una scena agghiacciante: il vigilante era riverso sullo scrittoio, immerso nel sangue che colava copiosamente sul pavimento.

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Immediatamente il camionista ha chiamato i soccorsi, e il vigilante è stato ricoverato in ospedale in condizioni gravissime. L’uomo, 54 anni, è un dipendente della  società “Dem security service”, ed è residente ad Aprilia.

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I carabinieri di Pomezia hanno dato subito inizio all’indagine, e si sono accorti che il collega che avrebbe dovuto essere di turno insieme al vigilante, un ventenne anche lui di Aprilia, era sparito. Nessuna richiesta di malattia o di ferie.

Un indizio, questo, giudicato molto rilevante dagli investigatori. I carabinieri – su mandato della Procura di Velletri – hanno rintracciato il collega ventenne e lo hanno sottoposto a interrogatorio.

L’uomo, poco fa, ha confessato il delitto: è stato lui a colpire il vigilante di 54 anni, ha raccontato, al culmine di un litigio scoppiato per un piccolo rimprovero.

Violentissima la dinamica dell’aggressione: il ventenne ha afferrato delle cesoie, e con quelle ha colpito più volte l’uomo alla testa, causandogli ferite profonde. Ora l’aggressore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.

Durante la giornata di oggi il vigilante ferito è stato trasferito dal Sant’Anna di Pomezia all’ospedale San Camillo di Roma, per effettuare un delicato intervento chirurgico.

 

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