Infernetto, morte Mattia Roperto: si sono chiuse le indagini per la morte del 14enne dell’Infernetto. L’investitore rischia tra i cinque e i dieci anni di carcere
Si sono chiuse le indagini per la morte del giovane Mattia Roperto, il 14enne dell’Infernetto investito in via Cilea l’8 giugno scorso, mentre tornava a casa dopo aver passato la serata con gli amici di scuola. (leggi qui la notizia)
La Procura di Roma chiederà il giudizio immediato per Federico Costantino, il ragazzo di 22 anni alla guida della Peugeot, che è accusato di omicidio colposo. La sua posizione si è aggravata a causa della velocità con cui percorreva la strada al momento dell’incidente: 90 chilometri orari a fronte di un’indicazione di 30, quindi tre volte sopra il limite consentito. Negativi, invece, i test per accertare l’eventuale assunzione di alcol o droga. Il sostituto procuratore Andrea Cusani ha disposto anche una perizia sulla cartellonistica, dalla quale è emerso che un segnale stradale risultava girato al contrario. Tuttavia, lo stesso indagato avrebbe più volte dichiarato di conoscere molto bene via Cilea. Nel corso dell’interrogatorio davanti al GIP, il 22enne raccontò di non aver visto il gruppo di ragazzi che attraversava sulle strisce: “Me li sono trovati davanti all’ultimo momento” – aveva detto al giudice. Ora rischia una pena tra i cinque e i dieci anni di carcere.
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