Ostia: le spiagge libere sono un enorme cantiere aperto

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Diversamente da quanto mostrano gli amministratori sui loro canali social, le spiagge libere di Ostia sono un enorme cantiere aperto.

Spiagge libere Ostia Ponente: il lungomare sembra un cantiere

Mentre la sindaca Raggi visita Castelporziano, dove le spiagge libere di fatto sono gestite da privati, il lungomare di Ostia Ponente sembra un cantiere.

Da Via Umberto Cagni al porto, in pieno luglio, gli operai stanno ancora allestendo le passerelle e gli allacci dell’acqua per docce e bagni chimici. A partire da piazza Gasparri, mancano anche le paline segnaposto e le zone d’ombra sono sprovviste di coperture. La pulizia degli arenili, complessivamente, lascia alquanto a desiderare.

Dal complotto dei frigoriferi abbandonati sui marciapiedi, passando per la congiura dei cassonetti incendiati, si è arrivati alla cospirazione dei chiodi, delle siringhe (leggi qui) e delle paline danneggiate sulle spiagge.

Ovviamente, a ordire attentati e atti intimidatori di questa portata sono i temibili clan mafiosi, che intendono così screditare e intimorire un’amministrazione indomita.

Di certo c’è che la ditta incaricata dal Decimo Municipio prima dell’estate ha interrato decine di sacchi di plastica, sono state riversate tonnellate di sabbia provenienti dai fondali del porto, molte paline sono state portate via dalle mareggiate e, ad esempio, può anche capitare che la pulizia venga effettuata in questo modo: il trattore con il vagliatore fa lo slalom tra i bagnanti in pieno giorno, peraltro sollevando un polverone enorme.

Mentre dal Campidoglio si dichiarano orgogliosi di questa gestione delle spiagge, ormai alla quinta estate da quando amministrano la città, ecco cosa succede nel modesto lido di Savio: che sarà pure riviera romagnola, ma non è certo Riccione e, purtroppo, non è il mare della Capitale. Qui, dove il lungomuro e l’erosione praticamente non esistono, si alternano arenili liberi e in concessione. Pulizia, distanze di sicurezza e servizi ovviamente garantiti.

 – Immagini per gentile concessione di Andrea Melloni – 

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