Duro colpo al clan Casamonica: questa mattina all’alba è scattato il blitz della Polizia nell’ambito dell’operazione “Noi proteggiamo Roma”. Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia le forze dell’ordine hanno arrestato 20 esponenti del gruppo criminale, ora in carcere con l’accusa di associazione di stampo mafioso, estorsione, usura e intestazione fittizia di beni. Gli agenti hanno sequestrato beni per un valore di 20 milioni di euro. Batosta anche per il clan degli Spada: la Corte d’Appello ha riconosciuto l’aggravante mafiosa, e ha confermato le condanne per tre esponenti della famiglia di origine sinti di Ostia.
Blitz all’alba, decapitata la cupola dei Casamonica
Alle prime luci dell’alba 150 agenti della Polizia di Stato hanno fatto irruzione nelle ville del clan Casamonica, nel quadrante Sud-Est della Capitale. Gli uomini della Squadra Mobile di Roma hanno circondato le case, controllando l’operazione dall’alto attraverso i droni. Poi l’irruzione: all’interno delle dimore principesche dei boss gli agenti hanno trovato beni per 20 milioni di euro, un vero tesoro nascosto, ora sequestrato. In carcere 20 esponenti della famiglia.
Il blitz, parte finale dell’operazione “Noi proteggiamo Roma” – gestita dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo e del Commissariato Romanina – è scattato in esecuzione dell’ordine di arresto richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti degli appartenenti al clan.
“L’operazione è importante per l’aspetto repressivo in quanto tale, perché colpiamo il noto gruppo mafioso dei Casamonica, che aveva colonizzato il quadrante Sud-Est della Capitale e in parte anche i Castelli”, ha sottolineato Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato.
Gli esponenti del clan sono ritenuti dagli inquirenti responsabili di associazione di stampo mafioso, estorsione, usura e intestazione fittizia di beni. Il gruppo era radicato da oltre 20 anni nei quartieri Romanina, Anagnina e Tuscolano, ma anche nei comuni limitrofi come Grottaferrata, Frascati, Albano, Monte Compatri e San Cesareo.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa dal procuratore Michele Prestipino, il direttore centrale Anticrimine Messina e il questore Carmine Esposito.
Nel corso delle indagini è emersa la volontà dei Casamonica di controllare il territorio di Roma, e di salvaguardarlo dalle infiltrazioni di camorristi e cosche di ‘Ndrangheta. Da qui il nome dell’operazione, “Noi proteggiamo Roma”.
Guarda il video del blitz della Polizia di questa mattina all’alba:
Secondo la Procura il ramo del clan colpito stamattina gestiva grossi giri di estorsione e usura. Durante il blitz gli agenti hanno ritrovato un involucro avvolto da nastro isolante, nascosto sotto terra, che custodiva assegni bancari e fogli con scritti i nomi delle vittime di usura, con tanto di indicazione dell’importo della rata mensile e degli interessi da restituire.
Confermate le condanne per il clan Spada, la Corte d’Appello riconosce l’aggravante mafiosa
La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna per mafia per tre esponenti del clan Spada di Ostia. I giudici di secondo grado hanno stabilito che il gruppo di origine sinti che ha terrorizzato il litorale per anni è, a tutti gli effetti, un’associazione mafiosa. Regge l’impianto accusatorio della procura di Roma: condannati Massimiliano Spada, Massimo Massimiani e Claudio Galatioto.
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