Dopo l’ennesimo oltraggio, è stata ripristinata la piccola edicola in ricordo di Amedeo, il giovane che sei anni fa perse la vita in un incidente sulla Cristoforo Colombo.
Doveva essere solamente un giorno del ricordo ed è invece un appello all’adunanza per chi non può difendere la sua giovane memoria e per chi in modo infame ha offeso ripetutamente nella distruzione della lapide e nell’oltraggio ad una foto.
“I morti non si toccano” – è lo sfogo della mamma di Amedeo, il giovane che la notte tra il 21 e il 22 aprile del 2014 perse la vita in un incidente sulla Cristoforo Colombo. Mamma Anna, insieme al padre del ragazzo e alla sorella, l’altro giorno sono tornati sul luogo dell’incidente dove più volte la famiglia aveva provato a lasciare una piccola edicola per tenere viva la memoria di quel bel ragazzo a cui la vita è stata spezzata troppo presto per colpa di un incidente stradale. Purtroppo come già successo la famiglia ha dovuto fare l’ennesima brutta scoperta. Quel piccolo altarino di ricordi e memoria era stato ancora una volta oltraggiato. Malgrado il dolore e la rabbia, la mamma di Amedeo ha comunque deciso di riprovare a ricordare suo figlio. Poche ore dopo una nuova foto del giovane è apparsa sull’albero e adesso la famiglia si augura che nessuno la tocchi più.
Purtroppo sono diverse le famiglie che hanno subito la stessa umiliazione negli ultimi anni e tante volte sono state fatti appelli alla pietà e al buon senso. Non è chiaro se dietro questi episodi ci siano più persone o una sola, ma per ora questi atti sono rimasti impuniti. E molte famiglie ne soffrono.