L’emergenza Coronavirus potrebbe favorire le infiltrazioni criminali. Alle istituzioni sarà richiesta una particolare attenzione durante la “Fase 2”.
Settore turistico, le aziende del Decimo Municipio vogliono ripartire
Lavorare per ripartire in sicurezza, ma ripartire. E’ l’auspicio di molte aziende del Decimo Municipio. Fra queste ci sono anche quelle legate alle attività turistiche e al mare.
“Se dobbiamo pensare a come ripartire, il nostro territorio ha anche e quasi soprattutto un’economia turistica e balneare. Quindi bisogna ragionare sulle ipotesi di apertura“. – ha dichiarato il consigliere del Decimo Municipio Andrea Bozzi.
Dietro le ragioni della pianificazione del lavoro non ci sono però solo le ragioni economiche.
“Ci sono tantissime persone, – spiega Riccardo Corbucci, Coordinatore della Segreteria PD di Roma – tantissimi lavoratori e famiglie che stanno andando in crisi perchè magari avevano dei lavori occasionali, delle collaborazioni o non erano a lavoro dipendente. C’è anche chi per sbarcare il lunario era costretto a lavorare in nero. Tantissime di queste persone oggi sono ferme, non stanno guadagnando reddito e hanno la preoccupazione reale che quel lavoro potrebbe non esserci più in futuro. Lì dobbiamo stare molto attenti, deve stare attento lo Stato, le Regioni e i Comuni perchè può esserci il pericolo di quella che è un’attività normale per le mafie, ovvero quella di sopperire agli interventi dello Stato laddove questo non fa in tempo a far arrivare concretamente gli aiuti“.
Il rischio di racket, usura e infiltrazioni criminali
Racket, usura, infiltrazioni criminali, sono un rischio reale con la crisi innescata sia fra le famiglie ma anche nelle aziende dall’emergenza Coronavirus.
“La criminalità organizzata spesso è molto veloce nel prestare denaro e poi a mettere a strozzo le persone che sono costrette ad utilizzarlo. – prosegue Corbucci – Quindi anche su questo è molto importante che l’intervento dello Stato sia velocizzato dall’intervento delle banche. I finanziamenti alle imprese vanno dati subito per consentire alle aziende di mettere in sicurezza i pagamenti. Il litorale purtroppo è sempre stato oggetto di infiltrazioni, semplicemente anche perchè è molto ricco. Il settore recettivo del turismo è uno di quelli più a rischio. Il Governo lo ha detto da subito, tant’è che il 4 aprile è stato nominato un organismo permanente di monitoraggio. Paradossalmente i primi a doversene accorgere sono i Municipi, che sono dei front-office politici e amministrativi del Comune di Roma, ma che gestiscono ad esempio tutte le pratiche commerciali come l’apertura di un chiosco, il cambio di proprietà di una concessione”.
Intanto dalla Regione è arrivato l’ok per la manutenzione di stabilimenti e chioschi. “Con l’ordinanza il personale potrà accedere per interventi di manutenzione, pulizia e sanificazione.” – spiega la consigliera regionale del PD Michela Califano.