Fiumicino: continua a far discutere la vicenda dei crocieristi positivi al Coronavirus  

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Tra dichiarazioni politiche e anche molte fake news, sui social si è creata molta confusione in merito alla vicenda dei crocieristi positivi al Covid-19 ospitati negli hotel di Fiumicino

 

La    vicenda   dei   crocieristi   positivi   al Coronavirus   ospitati   negli   hotel   di   Fiumicino continua a far discutere.   Mentre maggioranza   e opposizione si scontrano a suon di comunicati ed esposti, i cittadini vivono con preoccupazione questa emergenza. Abbiamo sentito l’hotel B&B di Parco Leonardo, il primo a fornire accoglienza, che non ha potuto rilasciare dichiarazioni, ma che ci ha rassicurati sulle misure di sicurezza adottate, tantoché, il direttore con la sua famiglia e alcuni dipendenti sembra stiano vivendo nella struttura in auto-isolamento.

 Il presidente del Comitato di Quartiere di Parco Leonardo ci ha raccontato qual è il clima che si respira nella zona.

«In questo momento c’è tanta paura e perplessità sulle informazioni che sono circolate negli ultimi giorni – ha dichiarato Antonio Canto, presidente del Comitato di Quartiere Parco Leonardo – siamo stati tranquillizzati, il personale dell’Hotel è stato sottoposto a procedure molto rigide, è stato formato dalla ASl per relazionarsi nel modo migliore con gli ospiti dell’Hotel e anche per lo smaltimento dei rifiuti. Dai social rimpallano notizie fuorvianti, qualcuno sostiene di aver visto queste persone perché di una nazionalità specifica, ma io voglio ricordare che molti indonesiani abitano a Parco Leonardo, sono nostri concittadini e lavorano nei ristoranti della zona, dobbiamo stare attenti a dare queste indicazioni.»

Federalberghi rassicura i cittadini di Fiumicino sulla vicenda dei crocieristi ospiti negli hotel. «Sono state prese tutte le misure di sicurezza necessarie.»

«Escludo categoricamente che i miei colleghi li abbiano presi sapendo che gli equipaggi che scendevano erano affetti da Covid – ha dichiarato Massimo Coriddi Capo Delegazione Federalberghi Roma – noi dal 7 marzo abbiamo messo le nostre strutture in sicurezza per i nostri dipendenti, abbiamo posizionato delle schermature sopra al bancone della nostra ronda, abbiamo messo  dei sanificatori, disinfettiamo in continuazione maniglie e posti dove si poggia il cliente e i dipendenti, e questo vale per tutte le strutture alberghiere, inoltre per ogni cliente che esce abbiamo adottato anche una macchinetta che disinfetta tutta la nostra stanza. Io so che i tamponi sono stati fatti e sono stati fatti anche alla compagnie di shuttel che trasportano queste persone da e per l’Aeroporto. Mi sento tranquillo nel dire che le nostre strutture non possono mandare fuori il Covid.»