Borgo di Pratica di Mare: braccio di ferro tra associazioni e famiglia Borghese

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“La versione della famiglia Borghese non regge”: con queste parole, le associazioni “La Lente” e “Latium Vetus” rispondono ai proprietari degli immobili del Borgo di Pratica di Mare.

Borgo di Pratica di Mare, il grido delle associazioni

“Contrariamente a quanto sostiene la società ‘Nova Lavinium’, riconducibile ai borghese – spiegano le associazioni – all’interno del complesso medievale c’e’ almeno un’unità immobiliare di proprietà di soggetti terzi. Che dire poi delle due libere del Comune di Pomezia, datate 1939 e 1951, relative alla denominazione delle strade da sempre liberamente accessibili a chiunque e sulle quali insistevano peraltro edifici pubblici come l’ufficio postale?

Il parere della consulente storica di parte

Infine, la consulente storica di parte sostiene che il borgo andrebbe considerato una ‘fabbrica rurale‘, ovvero un manufatto di campagna, cosi’ come le case coloniche per i vagabondi, i magazzini e le stalle. Motivo per cui le strade sarebbero da considerare come cortili, recinti di muro, orti e giardini. Su una cosa siamo d’accordo con la società Nova Lavinium – concludono La Lente e Latium Vetus – se c’erano dubbi, come mai il Comune non ha attivato a suo tempo i propri poteri di verifica?”

La storia del Borgo di Pratica di Mare

Dura ormai da anni la vicenda dell’attribuzione dei vicoli del Borgo di Pratica di Mare. Da una parte la famiglia Borghese ritiene che siano di loro proprietà, come lo sono gli immobili, dall’altra i cittadini e le associazioni sostengono che siano pubblici e quindi debbano essere accessibili a tutti. Di seguito la storia del borgo dalle notizie più recenti a quelle più in là nel passato:

Pratica di Mare: restano fermi i lavori nel borgo

febbraio 2020 – Il tribunale amministrativo del Lazio ha espresso parere negativo al ricorso presentato dalla società “Nova Lavinium”. Dunque, restano fermi i lavori all’interno del borgo. Soddisfazione è stata espressa dall’associazione “Latium Vetus”. “Ad ottobre il catasto certificò l’assenza del titolo legale di proprietà delle strade interne da parte della “Nova lavinium” – spiegano gli esponenti del gruppo – accogliendo in pieno quanto sosteniamo da tempo. Partendo proprio da quella nota, il nuovo dirigente all’urbanistica del comune ordinò la sospensione degli interventi riguardanti le sedi viarie. Non si è fatta attendere la risposta della società che tramite I propri legali ha impugnato la nota del catasto davanti al tribunale. Tuttavia, i giudici hanno accolto in pieno le tesi dell’associazione “La Lente” che si è costituita in giudizio a tutela della fruizione del borgo. Non esistono più motivi per la permanenza del cancello: chiediamo che il comune ne ordini la rimozione immediata” – terminano gli esponenti di “Latium vetus”.

Ancora cancelli chiusi nel borgo di Pratica di Mare

novembre 2019Ancora cancelli chiusi al borgo medioevale di Pratica di Mare. Il Comune di Pomezia ha bocciato la mozione presentata dal consigliere d’opposizione Stefano Mengozzi, per rendere l’area nuovamente accessibile ai cittadini. Non e’ bastata la nota del catasto che ha certificato la proprietà pubblica degli storici vicoli. “Si tratta di un atto perpetrato a danno della collettività – dichiara Mengozzi – l’amministrazione continua per la sua strada, senza neanche spiegare quali azioni voglia mettere in campo”. Sulla questione ad agosto i pometini avevano anche effettuato una manifestazione, ma la posizione del sindaco Zuccalà continua a rimanere netta. La giunta sarebbe comunque a lavoro per ricostruire la storia di Pratica di Mare a partire dal 1600, data dell’acquisizione del borghetto da parte della famiglia Borghese, ma associazioni e cittadini temono che il percorso sia molto lungo e pieno di ostacoli burocratici e legali.

Pratica di Mare: ora è ufficiale, il borgo medioevale è un luogo pubblico

ottobre 2019 – Dopo quattro anni di attesa ora e’ ufficiale: il borgo medioevale di Pratica di Mare e’ un luogo pubblico. Lo ha dichiarato il Catasto di Roma, a cui si erano rivolte le associazioni locali per fare luce sulla presunta proprietà privata dei vicoli, sostenuta invece dalla società “Nova Lavinium” della famiglia Borghese. I titolari del castello e degli altri edifici, dovranno quindi arrendersi e riaprire l’ingresso che avevano chiuso, per i lavori di manutenzione dei fabbricati e delle strade. “ora via il cancello – afferma il consigliere comunale di pomezia, Stefano Mengozzi, – e’ arrivata la conferma che la nostra battaglia fosse legittima. Non perdiamo altro tempo”. Parole di rassicurazione ai cittadini arrivano dal sindaco Zuccalà che ha dichiarato: “Stiamo procedendo sul percorso che avevamo intrapreso e la notizia giunta dal catasto non fa che confermare che la strada e’ quella giusta”.

Pomezia: sit-in per la riapertura del Borgo di Pratica di Mare

luglio 2019 – Grande successo per il sit-in promosso per la riapertura del Borgo di Pratica di Mare, chiuso ai cittadini da quasi tre anni. La manifestazione ha visto la presenza di oltre 150 persone. Il cancello all’ingresso del borgo medievale è stato installato dalla proprietà degli immobili senza alcuna richiesta di autorizzazione al comune di Pomezia e senza che lo stesso ne abbia mai contestato formalmente l’installazione. In aggiunta sono stati anche abbattuti senza autorizzazioni gli alberi secolari che si trovavano nel piazzale antistante la Chiesa. “Al sindaco di Pomezia Zuccalà – ha sottolineato il consigliere comunale Stefano Mengozzi – abbiamo mandato un messaggio: lascia la strada del ricorso in Tribunale, è solo un modo per rinviare ogni decisione. Le carte sono chiare ed ora c’è un consiglio comunale che abbiamo richiesto e si terrà prima di ferragosto: in quella data – continua Mengozzi – se i grillini vorranno condividere questa battaglia, l’aula darà un mandato preciso al Sindaco per prendere un provvedimento immediato di rimozione del cancello”.

“Il borgo di Pratica di Mare sta marcendo”: la protesta di Latium Vetus

giugno 2019 – L’associazione “Latium vetus” torna a chiedere l’apertura del borgo medievale di Pratica di Mare. “E’ una situazione chiara – si legge in una nota del gruppo – le strade sono asservite ad uso pubblico ed è bastato leggere il contratto di acquisto degli anni Sessanta per capire che non rientrano in alcuna proprietà privata. Una vicenda che sarebbe semplice altrove, ma non qui a Pomezia. Il borgo è chiuso con un cancello e invece di risorgere sta marcendo. E’ una vicenda veramente triste, deplorevole. Allo stesso tempo – aggiungono gli esponenti dell’associazione – sta proseguendo il dibattito per la realizzazione del “Parco alba lavinium”. Con questo nome, uno si aspetterebbe un un luogo della cultura, un monumento ambientale e, invece, sono centomila metri cubi di palazzine. Fanno bene alcuni cittadini ad opporsi, fanno bene alcuni professionisti del settore a contrastare queste scelte urbanistiche prive di senso e noi siamo con loro” – concludono da “Latium Vetus”.

Pratica di Mare: i cittadini chiedono di riaprire il borgo

novembre 2018 – Torniamo ad occuparci del borgo di Pratica di Mare a Pomezia. Oltre 100 cittadini hanno scelto di farsi rappresentare da un avvocato al fine di spingere l’amministrazione a riaprire il vero centro storico della città, chiuso al pubblico ormai da due anni. Nel borgo è prevista la nascita di un complesso denominato “Area del parco e delle tenute storiche di Pratica di Mare”, il cui accesso verrà disciplinato a lavori finiti. L’obiettivo, frutto di un accordo stipulato tra comune e proprietà, dovrebbe essere quello di restituire nuova vita alla zona anche da un punto di vista turistico. All’interno dovrebbero sorgere attività commerciali, ricettive, ma soprattutto dedicate alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, culturale e storico.