Ostia, dopo le cantine in Via Lucio Lepidio (leggi qui) si allarga a macchia d’olio l’allarme dei furti con un espediente per poter entrare anche negli appartamenti, e il tutto in pieno giorno, con i topi d’appartamento che truffano gli anziani, i ladri ormai non si fanno più nessuno scrupolo.
Il racconto di un furto in una casa di Piazza Gregorio Ronca raccontato da una abitante della palazzina in questione
Ce lo racconta una cittadina, Leandra Gargiulo, che con l’aiuto di alcuni residenti sta tappezzando ostia dei cartelli che vedete riportati.
Una banda di due persone, incappucciate, è stata colta circa due settimane fa alle 11 del mattino dalle telecamere di sorveglianza a circuito chiuso a rubare in Piazza Gregorio Ronca, in un appartamento sito al terzo piano della palazzina dove proprio la signora Gargiulo risiede.
Il trucco è semplice quanto funzionante, tanto che ancora i ladri non sono stati identificati: “Si fanno aprire – racconta la residente che ha visionato i filmati dal proprio amministratore di condominio – con la scusa di dover consegnare un pacco, citofonando nel mio caso ad una anziana signora che abita nella scala di destra e poi, sapendo già dove devono andare a colpire, vanno però alla scala di sinistra, salgono le scale e vanno a scassinare i tondini delle porte scardinandole e portando via tutto ciò che di piccolo e poco ingombrante c’è in casa”.
“A piazza Ronca, nel caso del furto che vi racconto – prosegue la Gargiulo, hanno portato via tablet, soldi, tutto ciò che fosse portatile e di valore e poi sono scappati. Hanno agito proprio all’appartamento sopra al mio tant’è che si vede in alcuni frames del video me che esco di casa, ma io non mi sono accorta per nulla della presenza di questi ladri, che dunque sono esperti e silenziosi”.
Da qui il tam tam tra gli utenti dei vari comitati di quartiere e Ostia che comincia ad essere tappezzata di questi avvisi per mettere in guardia tutta la cittadinanza sulla presenza di questi topi d’appartamento.
“L’espediente di citofonare solo a persone di una certa età spacciandosi per corrieri e poi andare da un’altra parte, magari in appartamenti che già sanno essere senza allarme, presume un approfondito studio della zona e di come le persone che abitano le palazzine si muovano, in che orari escano ed entrano e tutto questo è molto preoccupante perché la gente al momento non sa come difendersi da questi furti”.
“Invitiamo pertanto – conclude la Gargiulo – a non aprire a nessuno che non sia fidato o se davvero non si attende la consegna di un pacco a casa, perché poi i problemi possono essere ingenti e questo fenomeno di microcriminalità rischia di espandersi a dismisura”.
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