A pochi chilometri da Roma, Tivoli si manifesta in tutto il suo splendore artistico e archeologico. Il suo territorio occupa le pendici dei monti Tiburtini tra la Campagna Romana e i comuni di Castel Madama e Vicovaro.
Citata da Virgilio nell’Eneide come Tibur Superbum, secondo leggende che si perdono nell’alba dei tempi, Tivoli sorse ben prima di Roma
Lo storico greco Dionigi di Alicarnasso (60 a.C. – 7 a.C.) ritiene Tivoli (Tibur) fondata dagli Aborigeni, tra le prime popolazioni che avrebbero abitato l’Italia Centrale. Stanziato nelle zone montuose degli Appennini, questo popolo ha origini incerte, ancora molto dibattute tra gli studiosi, che si richiamano ad elementi mitologici.
Gli Aborigeni potrebbero essere nativi dei luoghi, appartenenti alla popolazione dei Liguri o arrivati dalla Grecia (Marco Porcio Catone). In ogni caso, nel momento in cui espansero il loro dominio nelle regioni centrali della nostra penisola, avrebbero fondato diverse città tra cui Antemnae, Ficulea, Tellenae e appunto Tibur.
L’antica Tivoli sorse in seguito all’arcaico rituale della Primavera sacra. Gli antichi popoli italici rispondevano ai periodi di carestia, fondando nuove colonie dopo aver offerto agli Dèi numerosi sacrifici e reso “sacrati” i primogeniti nati in un determinato periodo dell’anno.
Ad oggi Tivoli offre al visitatore un insieme di luoghi incredibili e unici al mondo. Dall’immenso Parco archeologico di Villa Adriana, alla rinascimentale Villa d’Este, non dimenticando il meraviglioso Parco Villa Gregoriana, tra cascate e templi romani, e due altri gioielli di epoca romana quali il Santuario di Ercole Vincitore, la Mensa Ponderaria e il Mausoleo dei Plautii (questo non ancora aperto alle visite).
Villa Adriana, residenza di 120 ettari
L’immenso complesso di Villa Adriana è uno dei parchi archeologici più importanti del Lazio, d’Italia e del mondo intero. Dal 1999, Villa Adriana è patrimonio dell’umanità, bene protetto dall’UNESCO. Fu la residenza extraurbana dell’imperatore romano Publio Elio Traiano Adriano che regnò dal 117 alla sua morte, avvenuta nel 138.
La struttura, che si estende attualmente su un’area di circa 120 ettari, fu realizzata gradualmente, prendendo forma dal primo nucleo del Palazzo Imperiale, costituito da una villa rustica di epoca repubblicana, costruita nel periodo sillano. Ampliata ai tempi di Giulio Cesare, divenne proprietà di Vibia Sabina, consorte di Adriano. Villa Adriana comprendeva edifici residenziali, terme, ninfei e giardini. Ogni particolare architettonico e decorativo fu frutto della grande passione dell’imperatore per la materia. Possiamo considerare Villa Adriana quasi una città, la cui costruzione si articolò in tre fasi successive dal 121 al 137 d.C., occupando in origine una superficie di oltre 300 ettari, divisa in quattro ambienti diversamente caratterizzati.
Narra la “Historia Augusta” (Vita Adriani, XXVI, 5) che “[l’imperatore] fece costruire con eccezionale sfarzo una villa a Tivoli dove erano riprodotti con i loro nomi i luoghi più celebri delle province dell’impero come il Liceo, l’Accademia, il Pritaneo, la città di Canopo, il Pecile e la Valle di Tempe: e per non tralasciare proprio nulla, vi aveva fatto raffigurare anche gli Inferi.”
Adriano fu l’imperatore che più viaggiò tra i domini di Roma. Una volta consolidato il suo potere, egli si recò in Gallia, in Britannia, in Spagna, in Africa e in Oriente. Ovunque fu accolto con entusiasmo dalle popolazioni locali. Egli amministrò la giustizia, si rese conto dei problemi difensivi delle varie province, edificò strutture, statue e templi gli furono dedicati. Adriano assorbì gli aspetti culturali dei luoghi, rimanendo ogni volta di più colpito dalle espressioni artistiche, architettoniche e filosofiche della Grecia, dell’Egitto e dell’Oriente. Per questa ragione, gli edifici di Villa Adriana andarono a rievocare, con i caratteri più innovativi dell’architettura romana del tempo, tutti quei monumenti che tanto avevano affascinato l’imperatore nel suo lungo peregrinare.
Una volta giunti sul posto, quello che più colpisce di Villa Adriana è di sicuro il Canòpo, una struttura che evoca un braccio del Nilo con il suo delta. Uno straordinario ed elegante colonnato con copie di statue greche correva lungo il perimetro della piscina. Le sculture erano rivolte verso la vasca proprio per favorire il loro riflesso nell’acqua. Si ritiene che il Canòpo fosse un omaggio al viaggio di Adriano in Egitto (130), molto intenso da un punto di vista artistico-culturale ma segnato dalla tragica morte di Antinoo, il favorito dell’imperatore. Tuttavia, alcuni bolli laterizi sembrano anticipare la data di realizzazione del Canòpo al 130. Esso potrebbe essere la semplice “rievocazione” di un esotico ambiente bagnato dal Nilo.
Dedicato proprio al giovane Antinoo, è l’Antinoeion di Villa Adriana. All’interno del recinto sacro, ritroviamo il basamento di due templi con un’esedra sul fondo. In mezzo alle due strutture si alzava un obelisco che è stato identificato con quello attualmente al Pincio, in piazza Bucarest. Meraviglioso è il Teatro Marittimo, una delle prime costruzioni della Villa, edificato quasi a ridosso dell’antica villa repubblicana. Di forma circolare, ad un solo piano, presentava un portico a colonne ioniche affacciato su un canale, al centro del quale sorgeva una sorta di isola. Completava il tutto una volta a botte. L’edificio, una vera e propria domus, aveva un piccolo impianto termale interno, latrine e vari ambienti.
Villa Adriana presenta tanti altri ambienti visitabili, a testimonianza della sua magnificenza. Oltre 40 ettari percorribili in un’atmosfera magica, segnata dal genio eclettico di un grande imperatore.
Per arrivare a Villa Adriana da Roma in auto, bisogna percorrere l’autostrada A24 e uscire a Tivoli. Si percorre poi la Maremmana inferiore per circa 3 chilometri fino a raggiungere la frazione “Villa Adriana”. Si seguono poi le indicazioni per il sito. In alternativa abbiamo la via Tiburtina da seguire fino alla frazione di “Villa Adriana”.
Bibliografia, sitografia e note:
- Fotografie: licenze specificate nelle didascalie.
- “Villa Adriana. Una storia mai finita” di Alessandra Caravale. Enciclopedia Treccani.
- “Villa Adriana” dal sito www.levillae.com.
- “Tivoli oltre le ville: il Santuario di Ercole Vincitore e la Mensa Ponderaria“, articolo tratto da www.visitareroma.eu.
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