Un’area archeologica stratificata nei secoli è venuta alla luce durante alcuni scavi in via del Teatro Romano, nel quartiere Santa Teresa.
Il sito di Santa Teresa è stato luogo di insediamento di popoli Latini, poi dei Volsci e successivamente dei Romani
Gli scavi sono stati commissionati dai proprietari del terreno.
Rinvenute sepolture arcaiche, con scheletri e corredo, riconducibili ai Volsci.
Individuata la presenza di un insediamento arcaico, sul quale sono state successivamente edificate condotte idriche, silos e altre strutture di epoca romana repubblicana.
Dove sono stati scoperti i reperti di età arcaica datati tra il VII e V secolo a.C., a circa due metri di profondità, le operazioni di scavo sono quasi ultimate.
Da parte degli archeologi c’è grande entusiasmo per i reperti rinvenuti nell’arco di due mesi a pochi metri dal Teatro Romano di Anzio.
Le tombe, dopo i necessari rilievi, sono state rimosse dalla Soprintendenza e adesso saranno oggetto di studio da parte degli esperti.
Il sito di Santa Teresa è stato luogo di insediamento di popoli Latini, poi dei Volsci e in seguito dei Romani.
Nell’area di Santa Teresa, resa edificabile un decennio fa dall’amministrazione De Angelis, rispetto agli anni passati ora sono obbligatori gli interventi di “archeologia preventiva” che consentono di controllare e documentare le ricchezze storico-culturali presenti sottoterra.
L’auspicio è che la proprietà valorizzi l’area archeologica che si trova sui propri terreni, rendendola accessibile a cittadini e turisti.
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