Notificata dai carabinieri di Ostia l’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari nei confronti di tre persone (due uomini ed una donna), ritenute responsabili del tentato omicidio di un 38enne avvenuto il 6 marzo ad Ostia.
Un colpo di pistola al torace per aver salutato una ragazza con toni confidenziali
Questa sarebbe la “motivazione” che avrebbe spinto il fidanzato della donna ad esplodere un colpo di pistola contro un uomo.
Il provvedimento eseguito dai militari rappresenta la conclusione di una lunga indagine, coordinata dalla procura di Roma.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri nel tardo pomeriggio del 6 marzo, all’esterno di un esercizio pubblico che si trova nella piazza Calipso di Ostia, la vittima avrebbe salutato una ragazza con toni confidenziali.
La donna, rimasta apparentemente impassibile, si sarebbe allontanata.
Subito dopo, il fidanzato della ragazza, insieme ad un altro uomo, sarebbe ritornato sul luogo con una pistola calibro 7.65 e, dopo avere nuovamente incrociato la vittima, gli avrebbe intimato di chiedere scusa alla propria compagna, esplodendogli contro un colpo di pistola.
Dopo il tentato omicidio, l’esecutore, la ragazza ed il complice, incuranti delle condizioni in cui versava la vittima, si sarebbero velocemente dileguati, facendo perdere le loro tracce.
Il ragazzo, ferito dal colpo di arma da fuoco, si è fatto accompagnare da un amico all’ospedale Grassi di Ostia, dove i sanitari l’hanno subito soccorso.
Si è salvato per un caso fortuito, visto che il colpo di pistola aveva fortunatamente solo lambito gli organi vitali.
Il lavoro investigativo dei carabinieri è stato reso ancora più complicato dall’inesistente collaborazione della cittadinanza: nonostante il fatto fosse accaduto in strada, nessuno ha informato le forze dell’ordine dell’evento né fornito informazioni utili per la ricostruzione dell’episodio.
Durante l’indagine, uno degli esecutori materiali del tentato omicidio è stato arrestato in flagranza alla stazione Termini mentre si aggirava con un revolver carico, con 6 proiettili nel tamburo.
L’arma è risultata rubata a Perugia e al momento sono in corso ulteriori accertamenti per verificare il suo eventuale uso in eventi criminosi.
I due uomini, già noti alle forze dell’ordine e vicini ai personaggi della mafia autoctona di Ostia, sono stati condotti in carcere mentre la ragazza è stata sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa dell’interrogatorio.
Tentato omicidio a Ostia, il ferito lasciato da un soccorritore al pronto soccorso
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