Oggi è stata approvata la delibera dalla Giunta della Regione Lazio su proposta dell’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato contenente le indicazioni sui test sierologici su operatori sanitari, delle Forze dell’Ordine nella regione Lazio e in specifici contesti di comunità all’interno di indagini di sieroprevalenza.
Regione Lazio: i test non danno patente di immunità
La delibera individua le caratteristiche tecniche per le indagini di sieroprevalenza attraverso diverse tipologie di metodiche: in particolare le tecniche ELISA e CLIA che richiedono un prelievo venoso e fluorescenza in POCT che richiede prelievo capillare. Questi test non danno alcuna patente di immunità, ma servono a verificare come è circolato il virus in determinati contesti. L’adesione all’indagine è individuale e volontaria e l’operatore sanitario e delle Forze dell’Ordine dovrà essere informato della valenza e dei limiti del test sottoscrivendo l’autorizzazione all’utilizzo dei suoi dati e l’utilizzo ai fini di sanità pubblica.
Regione Lazio: la delibera nel dettaglio
In caso di riscontro di positività sierologica alle IgG (immunoglobuline G) si dovrà eseguire il tampone naso-faringeo, in caso di positività il soggetto deve esser posto in isolamento, con segnalazione al medico curante. Saranno, con successivo provvedimento della Direzione regionale Salute, adottati i format da utilizzare per l’informativa e l’adesione del lavoratore sottoposto ad indagine, l’approvazione dell’elenco dei laboratori di analisi autorizzati in grado di effettuare test sierologici per l’identificazione di anticorpi diretti verso il virus SARS-COV 2.
La delibera riporta anche i valori indicativi dei test sierologici relativi al nomenclatore regionale che sono: per il prelievo di sangue venoso 2,58 euro, per il prelievo a domicilio di sangue venoso 14 euro, per quanto riguarda il test sierologico la ricerca di anticorpi da siero in Elisa/Clia 12,65 euro, ovvero per la ricerca di anticorpi con metodo capillare in immunofluorescenza 15,07 euro.
Regione Lazio, l’assessore D’Amato: “In corso procedure per l’acquisto di 300mila kit”
“Sono in corso le procedure di evidenza pubblica – conclude l’Assessore D’Amato – per l’acquisto dei 300mila kit diagnostici. E’ la più grande indagine epidemiologica che verrà svolta nel nostro Paese. I campioni saranno tutti informatizzati e conservati presso la Bio-banca dell’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani”.
“Una volta espletate le procedure di gara si partirà con i test a tutti gli operatori del Servizio sanitario e agli operatori della nostra regione delle Forze dell’Ordine che hanno aderito a questa indagine epidemiologica (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria, Esercito ‘Strade Sicure’, Guardia di Finanza e Guardia Costiera). Proprio oggi si è tenuta con i responsabili delle Forze dell’Ordine una riunione operativa per disciplinare le modalità di prelievo, invio e processamento dei campioni”.