Le strade in cui i rifiuti di plastica vengono sciolti e mescolati con l’asfalto, stanno diventando sempre più comuni in tutto il mondo. Sebbene per ora rimangano una tecnologia di nicchia, gli esperti dicono che le strade potrebbero diventare, uno dei migliori sistemi di una vasta gamma di usi, della plastica riciclata.
Le strade di plastica riciclata: più resistenti e durature, sono ormai una realtà in tutto il mondo
Apparse per la prima volta in India, circa venti anni fa, le strade di plastica vengono testate e costruite in un numero sempre maggiore di paesi, man mano che il problema dell’inquinamento da plastica nel mondo diventa più acuto.
Mentre l’India ha già installato oltre 60.000 miglia di queste strade – nel 2016 il ministro indiano per i trasporti stradali ha reso obbligatorio aggiungere rifiuti di plastica nelle strade bituminose – la tecnologia, in continuo miglioramento, sta nel frattempo guadagnando terreno in Gran Bretagna, Europa e Asia, oltreché in Sud Africa, Vietnam, Messico, Filippine e Stati Uniti, dove le prime strade di plastica sono state costruite solo di recente.
Un numero crescente di studi afferma che, le strade contenenti plastica di scarto hanno il potenziale per funzionare altrettanto bene, se non addirittura meglio delle strade tradizionali. Vediamo Perché.
Anzitutto possono durare più a lungo – basti pensare che una bottiglia di plastica impiega circa 100 anni ad essere smaltita – sono più resistenti e durevoli rispetto a carichi pesanti e alla formazione di crepe, possono tollerare anche ampi sbalzi di temperatura e sono più resistenti ai danni causati dall’acqua.
In potenziale, oltretutto, questa tecnologia consentirebbe non solo di recuperare ovunque la plastica dalle discariche, ma anche di fornire moltissimo materiale (che difficilmente andrà esaurendosi in poco tempo), per asfaltare o riparare le strade, nei luoghi poveri del mondo. In una nazione come il Ghana ad esempio, dove solo il 23% delle strade è attualmente asfaltato, i rifiuti di plastica potrebbero fare molto.
Normalmente, l’asfalto è composto dal 90 al 95 percento di aggregato – ghiaia, sabbia o calcare – e dal 5 al 10 percento di bitume, la sostanza appiccicosa nera estratta dal petrolio greggio che lega insieme l’aggregato. I rifiuti di plastica aggiunti, non solo possono fungere da legante ancora più forte del bitume, ma migliorano anche la stabilità, la resistenza, la durata ed altre proprietà delle miscele bituminose, portando a una miglior longevità e prestazioni della pavimentazione stradale.
La lavorazione dell’asfalto a base di petrolio, è responsabile di considerevoli emissioni di gas serra
Quanto sono eco-compatibili le strade di plastica?
Oltre alla stabilità e alla resistenza, una delle principali preoccupazioni delle strade in asfalto con plastica riciclata, è stato sempre che il riscaldamento della plastica per la produzione dell’asfalto potesse creare emissioni di carbonio, annullando così qualsiasi risparmio di emissioni derivante dall’utilizzo di meno bitume.
Ma sin dal primo metodo di produzione di asfalto con plastica riciclata, i ricercatori assicurano che per questo processo, è necessario riscaldare la plastica a 170 gradi Celsius (338 gradi Fahrenheit), che è ben all’interno di un intervallo di sicurezza.
“Le materie plastiche, quando vengono riscaldate, passano da solide a liquide a gassose, ed è solo sopra i 270 gradi C, quando sono più gassose, che rilasciano gas”, spiega lo scienziato ambientale Troutman, calcolando anche, per ogni tonnellata di bitume risparmiata nell’asfalto, si evita di produrre fino a una tonnellata di emissioni di CO2, poiché viene riscaldato meno petrolio per l’estrazione del bitume.
Di recente inoltre, nei Paesi Bassi, il progetto pilota Plastic Road, ha portato alla costruzione di due piste ciclabili realizzate esclusivamente con rifiuti plastici, costituite da elementi prefabbricati, cavi e moduli totalmente realizzati con plastica di scarto di consumo, uniche in tutto il mondo. Le piste presentano anche molti altri vantaggi in più rispetto alla prima formula di asfalto con plastica, ad esempio lo spazio vuoto per lo stoccaggio di acqua piovana eccessiva, il peso decisamente più leggero e i vantaggi di sostenibilità.
È probabile che la tecnologia di incorporare la plastica di scarto nei materiali per la pavimentazione stradale, richieda ancora un po’ di tempo per evolversi. Tuttavia, dato che solo il 9% dei 350 milioni di tonnellate di plastica che gli esseri umani producono ogni anno viene riciclato, i sostenitori di questa tecnologia – e ci uniamo a a questa visione – vedono questa possibilità, come una delle strategie migliori che possono aiutare gli esseri umani, quantomeno a smettere di gettare alla cieca i rifiuti senza differenziarli, e ad adottare le pratiche essenziali per un economia circolare: ridurre, riutilizzare, riciclare.
canaledieci.it è su Google News: per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.