Paolo Ferrara non ha comesso condotte corruttive nel suo ruolo di capogruppo del M5S al Comune di Roma. La Procura di Roma ha notificato al consigliere pentastellato l’archiviazione del procedimento a suo carico per la vicenda del progetto Parnasi sullo stadio di calcio della AS Roma a Tor di Valle.
La Procura archivia il caso contro Paolo Ferrara: cadono le accuse di aver tentato di favorire Parnasi
La vicenda esplose nel giugno 2018 con un’ondata di arresti e avvisi di garanzia. Da subito venne chiarito che la posizione di Ferrara non era la medesima degli altri accusati: l’ipotesi di reato non riguardava l’obiettivo di ricavare un’utilità personale per Ferrara dietro l’ipotizzata facilitazione dell’iter approvativo del piano sullo Stadio dell’AS Roma. Venne evidenziato, infatti, che Ferrara avesse richiesto a Parnasi di progettare il restyling del lungomare di Ostia.
Oggi il finale: per la Procura il consigliere comunale non si è macchiato di alcun reato. E l’accusa nei suoi confronti è archiviata, decaduta, cancellata.
Per quelle accuse Paolo Ferrara a giugno 2018 si dimise da capogruppo comunale del M5S.
“È finita – scrive Ferrara sul suo profilo social – Sono stati anni difficili anche se non ho mai mollato di un centimetro, credo nella giustizia e lo faccio da persona onesta. Sapete che il Pubblico Ministero aveva chiesto l’archiviazione della mia posizione nell’inchiesta sullo stadio della Roma e oggi posso dirvi che il Giudice per le Indagini Preliminari ha posto il sigillo definitivo sulla mia archiviazione. Il caso è chiuso e devo dire che sono contento anche perché potrò aiutare – a testa altissima – Virginia Raggi a diventare il prossimo Sindaco di Roma. Che soddisfazione“.
“Sono stato massacrato – prosegue Ferrara mostrando la comunicazione dell’archiviazione trasmessagli dal tribunale – Ho dovuto rinunciare a tante cose mentre mi tiravano addosso tonnellate di fango e finalmente giustizia è stata fatta. Quello che ho passato è difficile da spiegare, ma oggi posso dire a gran voce: non mi avete fatto nulla. Tutti quelli che mi hanno infangato non mi hanno scalfito di una virgola. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino e che non hanno mai dubitato di me, sono stati tantissimi ed un grazie di cuore, professionale e umano, lo devo all’Avvocato Alessandro Mancori. Mi auguro che tutti i media – che hanno dato la notizia su tutti i telegiornali in prima serata e scritto fiumi di inchiostro per settimane e settimane – possano oggi raccontare che non era vero nulla con la stessa forza che ci hanno messo a luglio del 2018“.
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