Il X Municipio ha concluso l’acquisto di 28 defibrillatori cardiaci destinati all’impiego sulle spiagge libere, Un’iniziativa senz’altro meritoria che, però, ha scatenato il dibattito sui social per il costo affrontato. Nonostante la cospicua fornitura, infatti, l’amministrazione è riuscita a spuntare solo il 19,2 per cento di “sconto”.
Affidamento diretto per l’acquisto di 28 defibrillatori destinati alle spiagge libere di Ostia e Castelporziano
Infuria sui social network la discussione sull’ultimo acquisto operato dal X Municipio. Si tratta di un blocco di 28 defibrillatori esterni DEA da impiegare sulle spiagge libere di Ostia e Castelporziano. L’amministrazione, come suo diritto, ha deciso di effettuare un affidamento diretto attraverso il sistema MEPA, inviando la richiesta di preventivo a tre ditte che sono nell’elenco dei fornitori del Comune di Roma relativamente a quelle specifiche attrezzature. I fondi, pari a circa 39mila euro, erano destinati a investimenti da finalizzare entro la fine del 2020.
Così il 3 dicembre il X Municipio ha deciso di procedere all’affidamento diretto, anche in mancanza dell’autorizzazione definitiva della Ragioneria Generale capitolina che sarebbe arrivata quasi tre settimane dopo, ovvero il 22 dicembre. Tre le imprese contattate per la fornitura. L’offerta più conveniente è stata quella della Echoes Srl che ha praticato un ribasso del 19,25% sulla disponibilità di 39.267 euro.
Alla fine, il X Municipio pagherà i 28 defibrillatori un totale di 32.273 euro (iva inclusa) pari a 1152 euro per apparecchio.
Ora, va detto che i defibrillatori possono essere di diversi tipi, dal semiautomatico all’automatico, e quindi anche dal costo svariato. Basta fare una ricerca su internet per rendersi conto della vasta gamma di offerte commerciali a partire da 303 euro fino ad arrivare a quasi 1400 euro. Il prezzo medio, comunque, è intorno ai 1000 euro per gli apparecchi automatici.
Non abbiamo potuto prendere visione del capitolato d’appalto perché l’unico documento disponibile è quello della determina dirigenziale (nr 3110/2020 del 30 dicembre 2020) e sul sito istituzionale Tuttogare la voce defibrillatori non produce alcun tipo di ricerca.
Naturalmente, nessuno punta a mettere in discussione il senso e quindi l’utilità dell’acquisto. Ciò che sui social emerge è la contestazione di scarsa trasparenza e la scelta di fare ricorso ancora una volta al metodo dell’affidamento diretto.
Ad esempio, fa sapere Fabrizio: “Ho chiesto più volte la marca effettiva e dopo una ricerca su Google questa è la foto uguale a quella pubblicata dai fedelissimi M5S. La cosa che mi incuriosisce è che hanno pagato, poco di più del prezzo base, tralasciamo lo sconto che c’è da tempo, ma nn hanno richiesto un prezzo per una fornitura di 28 elementi?“. Aggiunge Claudio: “La gara non è necessaria sotto i 40 mila euro (si chiama affidamento diretto). Allo stesso modo, vero è che avevano detto che non ne avrebbero mai fatti (come quelli di prima)“. Ale tenta una difesa degli amministratori municipali con: “Non tifo per gli onesti, ma non ci si può sempre lamentare di tutto. I soldi spesi non basteranno mai per quello che un defibrillatore può fare. Non dico che ne dovevano spendere pure il triplo, ma non si può fare le pulci a tutto“. La risposta di Alessandra è: “Quando sono soldi pubblici in un momento in cui bisognerebbe fare molto per i cittadini e la città e soprattutto quando un partito politico sbandiera onestà e trasparenza dovrebbe lavorare anche a dimostrazione di ciò che vende giornalmente“.