Il vaccino russo Sputnik V ha un’efficacia molto alta, pari al 91,6 %: molto superiore, dunque, al farmaco anti-covid sviluppato dalla britannica AstraZeneca. A certificarlo è la prestigiosa rivista scientifica internazionale The Lancet, con uno studio a firma di due ricercatori inglesi, Ian Jones e Polly Roy, pubblicato oggi, 2 febbraio.
Secondo l’autorevole rivista scientifica il vaccino sviluppato da Mosca è sicuro e altamente efficace (clicca qui per l’articolo originale su The Lancet). Una validazione determinante per il possibile utilizzo dell’antidoto in Europa, oggi alle prese con l’improvvisa scarsità di dosi di vaccino.
I due principali fornitori occidentali del farmaco anti-covid infatti, Pfizer e AstraZeneca, hanno deciso unilateralmente il taglio del 60 per cento delle consegne pattuite. Taglio dovuto alla decisione di vendere ad altre nazioni, afferma la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen.
“Lo studio della rivista The Lancet conferma la validità e l’efficacia del vaccino russo Sputnik. E’ ora importante che si proceda nelle autorizzazioni delle autorità regolatorie”, sottolinea in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Avere un’arma in più in questa guerra è fondamentale. Non c’è tempo da perdere: l’Italia acquisisca il vaccino Sputnik“, afferma D’Amato.
“Un’ottima notizia: il vaccino russo ha un’efficacia eccezionale, superiore al 90%. Un altro vaccino con un meccanismo simile ad AstraZeneca, ma con una differenza fondamentale di cui parleremo”, commenta Roberto Burioni, il noto virologo dell’Università San Raffaele, su Twitter.
“Il mondo ha bisogno di tutti i buoni vaccini che può ottenere contro Covid. E lo Sputnik V è il primo vaccino a vettore adenovirus a raggiungere la stessa efficacia del 90% osservata con i due vaccini a Rna messaggero, Pfizer e Moderna“- commenta il ricercatore inglese David Livermore, della University of East Anglia.
La temperatura di conservazione del prodotto è, fra le altre cose, “tra 2 e 8° C, il che consente una distribuzione più semplice in tutto il mondo”, afferma Alexander Gintsburg, direttore del centro di ricerca moscovita Gamaleya Research Institute.
L’effetto protettivo del farmaco russo vale anche per la fascia di popolazione di età superiore ai 60 anni, a differenza di quello di AstraZeneca. Il profilo di sicurezza inoltre, certifica la rivista The Lancet, è alto, con la maggior parte degli effetti avversi che si presenta in forma molto lieve.
“Lo sviluppo del vaccino Sputnik V è stato criticato per la sua fretta, il fatto che abbia bruciato gradini e una mancanza di trasparenza”, scrivono gli studiosi britannici nello studio appena pubblicato. “Ma i risultati riportati qui – proseguono – sono chiari, e il principio scientifico di questa vaccinazione è dimostrato”. Questo “significa che un vaccino aggiuntivo può ora unirsi alla lotta per ridurre l’incidenza del Covid-19”, concludono i due esperti, autori dello studio.
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