Un gruppo di ricerca tutto italiano ha firmato una scoperta destinata a fare la storia dell’astronomia: sette stelle di un tipo molto particolare, dette variabili, individuate al centro della nostra galassia, nella costellazione Cassiopea.
A rivelare per primi nella storia la particolarità dei corpi celesti sono stati i ricercatori dell’associazione Astrofili Palidoro, di Fiumicino, insieme al gruppo Galileo Galilei, di Tarquinia, all’Osservatorio Astronomico Nastro Verde di Sorrento e all’Unione Astrofili Italiani – Telescopio Remoto di Castiglione del Lago.
“Abbiamo studiato a lungo il centro della nostra galassia, e abbiamo trovato una stella molto particolare nella costellazione Cassiopea: una stella pulsante, che varia cioè la luminosità nel tempo”, spiega ai nostri microfoni uno degli autori della scoperta, Giuseppe Conzo.
“A seguito di questa prima scoperta ne abbiamo trovate altre sei, nello stesso campo stellare, a poca distanza apparente. Distano tra i 10mila e i 15mila anni luce da noi. Si apre un mondo sulla conoscenza della nostra galassia, su cui sappiamo ancora ben poco”, ci racconta il ricercatore di Fiumicino.
“Nei prossimi mesi andremo a studiare le dimensioni di queste stelle pulsanti. Alcune si espandono e si comprimono, determinando la variazione della luce. Altre invece sono coppie di stelle, che ruotano una intorno all’altra: formano sistemi stellari binari, di varia natura”, sottolinea Conzo.
Le scoperte sono state approvate a livello internazionale dall’American Association of Variable Star Observers, l’associazione scientifica americana che si occupa delle stelle variabili.
“Siamo riusciti a scoprirle attraverso la realizzazione di una serie di immagini del campo stellare, misurando l’intensità luminosa delle stelle. E ci siamo accorti che questa luminosità variava nel tempo. Il fenomeno è stato osservato con quattro telescopi diversi, da noi e dalle altre tre associazioni del nostro gruppo”, prosegue il ricercatore del Gruppo Astrofili Palidoro.
“Adesso si aprono nuovi scenari: potremo capire la concentrazione delle stelle in quella porzione di cielo che si trova al centro della nostra galassia, una zona molto interessante da studiare”, conclude Conzo.
La preziosa scoperta è frutto del lavoro congiunto di Giuseppe Conzo, Paolo Giangreco Marotta, Mara Moriconi, Gabriele Spaziani, Paolo Zampolini, Giorgio Mazzacurati, Nello Ruocco e Giorgio Bianciardi. Nei prossimi mesi studieranno le caratteristiche di ciò che è stato osservato con i telescopi, portando alla luce la natura delle stelle presenti lungo il centro della nostra galassia.
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