L’Italia è seconda in Europa per vaccinazioni anti-covid effettuate, subito dopo la Germania. Sono oltre 260mila le dosi di vaccino già somministrate nel nostro Paese, numero superato soltanto da Berlino, che è a quota 317mila.
Nella classifica delle nazioni Ue segue la Spagna, con 139.339 somministrazioni al 5 gennaio, secondo un’elaborazione Agenas sugli ultimi dati disponibili. E poi al terzo posto la Polonia, con 92.220 dosi iniettate al 5 gennaio, seguita a sua volta dalla Danimarca, con 51.512 vaccinazioni effettuate al 4 gennaio. Appena al sedicesimo posto la Francia, con 5.000 punture eseguite al 5 gennaio.
Ieri, 5 dicembre, in Italia sono arrivate altre 215mila dosi di vaccino Pfizer Biontech, parte della seconda tranche destinata al nostro Paese.
Mentre il Commissario Straordinario all’Emergenza, Domenico Arcuri, invita medici in pensione e laureandi a partecipare al Piano nazionale per la vaccinazione di massa, il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale Silvestro Scotti lancia l’altolà.
“Finché tutti i medici di famiglia ed i pediatri di libera scelta non saranno vaccinati, è impossibile che questi possano essere coinvolti come vaccinatori anti-Covid perché ciò rappresenterebbe un rischio sia per i medici sia per i cittadini”, afferma Scotti.
“Se siamo vaccinati noi è più sicuro anche per i cittadini“, spiega ai nostri microfoni Alberto Chiriatti, medico di base e vicesegretario regionale della FIMMG (la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale).
“Nella Asl Roma 3 c’è un leggero ritardo nella vaccinazione di noi medici di famiglia. A livello regionale la somministrazione delle dosi per la nostra categoria procede a macchia di leopardo, ma ho avuto rassicurazioni che entro 7-8 giorni saremo tutti vaccinati“, dichiara Chiriatti.
“Come Federazione dei medici di medicina generale abbiamo dato una disponibilità di massima alla Regione Lazio per partecipare alla campagna nazionale di vaccinazione. Inizieremo a somministrare i vaccini non appena arriverà quello targato Moderna”, conclude il rappresentante della FIMMG.
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