Todis punta sull’economia green e per farlo parte dal market dell’Infernetto. Per un mese, fino al 4 febbraio, il centro commerciale di via di Castelporziano sarà interessato da lavori di riconversione verso un maggior rispetto dell’ambiente.
Ultimo giorno di lavoro, oggi, giovedì 31 dicembre, per un mese di fermo che interessa il Todis di via di Castelporziano 294. Da lunedì 4 gennaio una squadra di operai specializzati darà il via a una imponente ristrutturazione del punto vendita. “Sarà un Todis che strizza l’occhio all’ambiente” anticipa Gianni Capobianco, presidente del gruppo Todis intendendo con questo un investimento significativo per impianti a minor impatto nei consumi energetici tradizionali.
I 1500 metri quadrati di superficie del centro commerciale, inclusi gli uffici, saranno alimentati da un nuovo impianto fotovoltaico allacciato ad accumulatori con riserva di energia dalla potenza di 250 Kwh. “Questa dotazione – anticipa Capobianco – coprirà il 70% del nostro fabbisogno energetico”. L’autosufficienza per quasi tre quarti dell’esigenza energetica sarà resa possibile dalla sinergica attività dell’impianto fotovoltaico con i bassi consumi garantiti dalla sostituzione di tutte le lampade con luci led e, soprattutto, dall’impiego di banchi frigo e di celle freezer di nuovissima generazione. Il sistema refrigerante di questi nuovi impianti, in buona sostanza, abbandona i gas fluidi sintetici dannosi per l’ambiente e ritenuti responsabili dell’effetto serra. Al loro posto viene utilizzato CO2, appunto anidride carbonica, che è un refrigerante naturale.
Ovviamente si approfitta del “cambio di pelle” energetica anche per sostituire espositori e scaffalature, migliorando l’accoglienza e la possibilità di scelta per i clienti.
All’esterno sono già state installate due colonnine per la ricarica delle auto elettriche (le uniche presenti all’Infernetto): entreranno in funzione dal 4 febbraio con la riapertura del centro commerciale e non è escluso che possano rientrare in promozioni e sconti legate agli acquisti effettuati in Todis.
Tutta l’operazione comporterà un consistente investimento economico, superiore al milione di euro, in parte recuperato attraverso bonus fiscali. Un restyling ambientale e tecnico che fa onore all’impresa nata come “Magazzini Delta” nel 1993 per iniziativa di papà Enzo Capobianco e rilanciata due anni dopo dai figli Luca e Gianni con l’apertura di Todis.
“Avviamo una nuova era per Todis – conclude Gianni Capobianco – Dopo aver interessato il punto vendita dell’Infernetto confidiamo di poter estendere questa rivoluzione green anche ad altre strutture per contribuire in maniera fattiva alla tutela dell’ambiente”.