Palestre, piscine, cinema e teatri: il governo verso il prolungamento della chiusura

Nessuna riapertura in vista per centri sportivi e sale cinematografiche. Ma il Cts studia nuove regole per limitare i contagi nelle palestre

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Il governo è orientato a prolungare la sospensione delle attività per palestre, piscine, cinema e teatri. L’andamento del virus, infatti, ancora non consente allentamenti delle misure anti-contagio stabilite dal Dpcm. Quando, dopo la Befana, termineranno le restrizioni del Decreto di Natale sportivi e amanti di cinema e teatro dovranno rassegnarsi: niente riapertura dei centri sportivi.

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Ancora nulla di stabilito, però: in merito al prolungamento della chiusura fonti di governo che precisano che “si deciderà, anche, sulla base dei dati epidemiologici che arriveranno dopo l’Epifania”.

Oltre a palestre e piscine la sospensione delle attività riguarda anche gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e altri spazi anche all’aperto.

“L’eventuale possibilità che vengano rinnovate le chiusure di palestre, teatri e cinema è inaccettabile. Sono attività in cui il distanziamento è possibile, così come dimostrato da un’analisi di AGIS sui luoghi dello spettacolo”, attacca il capogruppo di FDI in commissione Cultura e Sport, Federico Mollicone. “Se le chiusure continueranno rischiano il crollo definitivo e il fallimento”, continua il deputato.

Gli scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità però la pensano in modo radicalmente diverso: palestre, centri sportivi, cinema, teatri – se riaperti – potrebbero far aumentare il numero dei contagi da Covid 19.

Nel frattempo, il Comitato tecnico-scientifico sta valutando alcune opzioni e nuove regole che potrebbero permettere di riaprire le palestre in sicurezza. Le ipotesi attualmente in discussione vertono sulla possibilità di contingentare ulteriormente il numero degli ingressi nei centri sportivi, chiudendo del tutto gli spogliatoi.

Per le piscine si valuta la possibilità di permetterne l’utilizzo a una sola persona per corsia. Le valutazioni degli esperti, effettuate in collaborazione con il ministero dello Sport, verranno consegnate al governo entro il 6 gennaio.

La pandemia intanto ha cambiato profondamente le abitudini degli sportivi. L’emergenza infatti ha aperto le porte a un nuovo modo di fare sport ibrido, che mette insieme attività fisica svolta con l’aiuto di corsi online con lo sport all’aperto.

Gli italiani, insomma, hanno preso confidenza con il mondo delle “palestre” del web: quando i centri sportivi riapriranno non pochi, almeno stando a una rilevazione effettuata da Sportclubby, una delle principali piattaforme in Italia per prenotare corsi online, continueranno a praticare lo sport via web.

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