Fiumicino: anche oggi, 26 dicembre, il centro covid della Misericordia in Piazzale Molinari (ex Mediterraneo) resta aperto per permettere di effettuare i tamponi rapidi a coloro che necessitano di un controllo preventivo.
Fiumicino: il centro covid aperto anche a Santo Stefano
È stato un Natale sicuramente diverso per i volontari della Misericordia di Fiumicino. Per tutti quest’anno la parola d’ordine è stata impegno e solidarietà. La Confraternita non si ferma neanche a Santo Stefano per offrire un servizio che oggi come oggi ha una valenza fondamentale per l’intera comunità: effettuare i tamponi covid.
Oggi, 26 dicembre, dalle
15 alle 19.30, la struttura della Misericordia
Piazzale Molinari (ex Mediterraneo), sarà regolarmente aperta per permettere di effettuare i tamponi rapidi a coloro che necessitano di un controllo preventivo.
Ma il Natale della Misericordia è anche assistenza alle famiglie più bisognose, che quest’anno, per colpa proprio del Covid ha portato tante persone ad aver bisogno anche dell’assistenza minima.
Ecco quindi che prima di Natale sono stati consegnati circa 180 pacchi ad altrettante famiglie di Fiumicino che non avrebbero potuto passare in serenità le Festività, ed altrettanti se ne prevedono prima della fine dell’anno.
«Uno sforzo che facciamo con il cuore – racconta Elisabetta Cortani della Misericordia Fiumicino – reso possibile dalla sensibilità dell’Amministrazione comunale e dalla generosità di tante attività del territorio che hanno voluto partecipare a questo momento di solidarietà collettiva. Un anno pieno di cose fatte con fatica, entusiasmo, dolore, cuore, energia, a volte sconforto, ma sempre con un comune denominatore. L’amore per il prossimo»
Il 2020 è stato un anno pieno di impegni per la Confraternita tra il supporto al drive-in Covid dell’Istituto zooprofilattico a Ciampino, l’allestimento del drive in Covid in piazzale Mediterraneo, l’organizzazione e la consegna dei pacchi alimentari sia nella prima fase del lockdown sia adesso.
A breve partirà il progetto “Casa del Noi”, non solo un centro di ascolto, ma un luogo dove poter essere accolti, ascoltati, presi in carico e accompagnati. Un punto di primo ascolto per le donne maltrattate, ad esempio, ma anche un presidio per dare una risposta alle nuove povertà, un rifugio, una rete di protezione.
redazione@canaledieci.it
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