Matteo Pietrosanti, 15 anni, morì nel marzo di tre anni fa sul campo di calcio di Priverno mentre giocava a pallone, stroncato da una cardiopatia non diagnosticata. Il malore davanti alla porta e poi la vita spezzata davanti alla mamma e a decine di persone, nonostante oltre 50 minuti di tentativi di rianimazione. La morte, archiviata come una fatalità, ora torna al centro di una inchiesta al palazzo di giustizia di Latina.
Per Matteo Pietrosanti fatale un malore in campo a Priverno, il nodo del defibrillatore non usato: riaperta l’inchiesta
I genitori, una coppia di Sezze, non hanno mai smesso di lottare per ottenere giustizia. Convinti che la morte di Matteo fosse evitabile con una diagnosi tempestiva e l’uso del defibrillatore, hanno chiesto che venissero riaperte le indagini.
Dopo due archiviazioni, la Procura di Latina ha disposto un nuovo impulso alle indagini, in seguito all’accoglimento delle richieste degli avvocati della famiglia Pietrosanti, Daniela e Angelo Fiore, che da tempo chiedono di far chiarezza sulla morte del quindicenne.
Il malore del baby calciatore e i tempi dei soccorsi
Il malore che ha colpito il ragazzo si è verificato alle 17:58 del 3 marzo 2022, ma il primo defibrillatore è stato utilizzato solo alle 18:19, ventuno minuti dopo. Matteo è stato dichiarato morto alle 18:50, davanti alla madre.
Nei giorni successivi, i carabinieri hanno trovato un defibrillatore funzionante nella “sala medica” dell’impianto.
La Procura dovrà ora accertare se il ritardo nell’utilizzo del defibrillatore abbia avuto un ruolo decisivo nella morte del giovane e verificare eventuali responsabilità.
Le indicazioni
Il pm titolare del fascicolo, secondo quanto disposto dal Gip Barbara Cortegiano, dovrà, in particolare, “accertare l’eventuale sussistenza di un nesso causale tra la mancanza/mancato utilizzo (prima dell’intervento del 118) di un defibrillatore presso l’impianto sportivo dove si è verificata la morte”.
Da chiarire anche il nodo sul certificato di sana e robusta costituzione e dell’eventuale ritardo nei soccorsi.