La Polizia di Roma ha arrestato due persone, gravemente indiziate di furto aggravato e truffa. La coppia di borseggiatori è accusata di aver rubato carte di credito a bordo de bus romani e di aver successivamente contattato le vittime, per ottenere i codici PIN e procedere a prelievi fraudolenti.
Arrestata coppia di borseggiatori e truffatori: dopo le denunce agenti in borghese sui bus per coglierli sul fatto
Il modus operandi: furto con lametta e truffa telefonica
Il modus operandi della coppia era ben collaudato. La donna fungeva da palo, posizionandosi tra i passeggeri per ostacolare la visuale e coprire l’azione del complice. L’uomo, invece, utilizzava una lametta per tagliare le borse e impossessarsi di portafogli e carte di credito. Una volta compiuto il furto, la coppia scendeva alla fermata successiva e iniziava a contattare le vittime.
Seguiva la truffa telefonica
Poco dopo il furto seguiva la truffa telefonica, con la coppia che contattava le vittime telefonicamente, fingendosi operatori delle loro banche o appartenenti alle forze dell’ordine. Una serie di artifizi e raggiri, con cui evidentemente, grazie all’esperienza e una certa dialettica, riuscivano a ottenere i codici PIN delle carte di credito rubate, sfruttando la confusione e l’ignara fiducia delle vittime, spesso inconsapevoli del furto subito.
Indagini e arresto in flagranza: agenti in borghese a bordo dei bus
Sono state le numerose denunce di cittadini romani e turisti che hanno spinto la Polizia di stato ad avviare un’indagine. Gli agenti, in borghese, si sono quindi decisi a salire direttamente a bordo degli autobus per cogliere sul fatto la coppia di criminali.
Così hanno individuato i due ladri in azione, in zona Trastevere, dove la coppia fermata ha effettuato l’ennesimo ma anche l’ultimo furto, prima di essere arrestata alla fermata successiva.
Sequestrato il del “kit del mestiere” con le lamette
Durante la perquisizione dell’abitazione dei due arrestati, la Polizia ha sequestrato il “kit del mestiere”, composto da lamette utilizzate per tagliare le borse e telefoni cellulari utilizzati per contattare le vittime. Sono stati poi i filmati delle telecamere di videosorveglianza acquisiti negli sportelli bancomat, a mostrare la coppia mentre effettuava prelievi fraudolenti con le carte di credito rubate.
Accuse e aggravanti
La coppia dovrà ora rispondere di furto aggravato e truffa, con le prove raccolte dalla Polizia, tra cui le testimonianze delle vittime, i filmati delle telecamere e il materiale sequestrato, che verranno utilizzate come quadro accusatorio.