LoDaniele De Rossi, nuovo patron dell’Ostiamare, ha eletto la società calcistica dove tutto è cominciato nella sua luminosa carriera sportiva, la sua “famiglia calcistica”. E, di conseguenza, ha coinvolto in questa avventura anche tutta la sua famiglia naturale, in primis il papà Alberto e la sorella. Ma, annuncia sibillinamente, “presto andrò molto lontano da qui per tornare ad allenare”.
“L’Ostiamare è la mia famiglia calcistica: so che ci sono criticità ma amo questa città e ce la metteremo tutta”
Affetto e riflettori accesi su Daniele De Rossi alla sua prima uscita da presidente (e proprietario) dell’Ostiamare oggi a Cineland. Con lui anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’assessore comunale allo Sport, Alessandro Onorato e il prefetto. La collaborazione delle istituzioni in questa avventura “padronale ” di DDR è fondamentale: le strutture della sede dell’Ostiamare, ovvero lo stadio “Anco Marzio”, in particolare tribune, spogliatoi, bar e segreteria, sono abusive e vanno demolite. Lo hanno iniziato a fare le imprese pagate da De Rossi ma c’è un’incognita: la concessione del terreno comunale scadrà nel 2031. E tra demolizione e ricostruzione, Campidoglio permettendo, si potrà operare solo con container a uso spogliatoio. E, particolare non secondario, ci vorranno diversi milioni di euro
Gualtieri e Onorato ci hanno messo la faccia e parlano di un project financing: DDR costruirà a spese sue lo stadio e il Campidoglio si impegna a prolungare la concessione per gli anni necessari ad ammortizzare i costi. Vedremo: la faccenda va risolta prima delle elezioni amministrative prossime venture ovvero entro maggio 2026.
Fa tenerezza, proprio per questo, l’impresa titanica che si è assunta l’ex capitano giallorosso, campione del mondo con la Nazionale. Lui ci tiene a precisare: “Ho obiettivi ambiziosi, magari diventare il terzo polo calcistico della Capitale dopo Roma e Lazio, ma sto con i piedi per terra. Mi piace l’idea di riuscire a crare intorno alla società l’orgoglio del senso di appartenenza a questa città e spero di contribuire al ritorno di un calcio sano, con i fondamentali agonistici e di rispetto, del settore giovanile che qui all’Ostiamare ha grosse dimensioni e potenzialità”.
A proposito dei rapporti tra Ostiamare e As Roma
“Non è giusto far diventare questa realtà una copia di ciò che romanticamente è stata la Roma, non facciamo diventare l’Ostiamare la Roma vecchie glorie né una sua succursale, nonostante il mio amore eterno”. Così il patron dell’Ostiamare Daniele De Rossi. “Ho letto che avrei sentito Kevin Strootman e che verrà domenica a vedere l’Ostiamare: per me è come un fratello ma non verrà a giocare qui. Abbiamo bisogno di gente che voglia bene all’Ostiamare, andiamo a pescare i giovani nel Lazio, ce ne sono tanti che giocano bene”.
Di sicuro chi entra fin da subito nell’Ostiamare è il papà, Alberto De Rossi. Già pluricampione italiano come allenatore della Primavera della Roma, anche Alberto come Daniele è un ex giocatore giallorosso con gli esordi nelle giovanili dell’Ostiamare. Al momento il suo ruolo è quello di consigliere ma la sua, data l’esperienza, è una posizione molto preziosa. Da definire il ruolo di Ludovica De Rossi, sorella di Daniele.
Piccolo mistero sul futuro da allenatore di Daniele De Rossi che ha svelato come “presto sarò lontano da qui per tornare ad allenare”. Il tecnico, legato alla As Roma da un triennale saltato per l’esonero alla quarta giornata, non ha voluto dire di più, ne’ sul dove ne’ sul quando tornerà in panchina.