E’ stata un’operazione dei poliziotti del commissariato Flaminio a sventare l’ultimo furto in abitazione che la banda di ladri, stava per mettere a segno nel quartiere Monte Sacro. I malviventi finiti in manette, si erano specializzati nella tecnica del “filo di colla”.
In cosa consiste la tecnica del “filo di colla” sempre più diffusa nella Capitale: ladri in azione nel quartiere Monte Sacro
La scorsa notte sono stati due agenti di polizia del Commissariato Flaminio fuori servizio, che insospettiti da alcuni rumori provenienti da un condominio in via Franco Sacchetti a Monte Sacro Alto, hanno deciso di indagare. E così, nascosti in un angolo, hanno assistito al tentativo di effrazione dei ladri.
Il trucco del “filo di colla”
Due malviventi specializzati nella tecnica del “filo di colla”, sempre più diffusa, che consiste nell’applicare un sottile filo di colla sulla serratura delle porte per verificare se l’abitazione è occupata.
Se la colla rimane intatta, significa che il proprietario non è rientrato in casa, e l’abitazione è libera per poter mettere a segno il furto. Quanto stava per succedere in via Sacchetti, prima che i poliziotti si mettessero in azione chiedendo rinforzi e, poco dopo, fare arrestare i ladri.
Gli uomini bloccati e arrestati sono due georgiani di 23 e 34 anni, immortalati dalle telecamere di sorveglianza del condominio, che hanno ripreso l’intera scena, fornendo prove inconfutabili del loro tentativo di furto, e catturato anche le immagini dei due complici nelle fasi precedenti, e cioè di preparazione al furto di quell’abitazione, e forse anche di altri appartamenti.
La perquisizione e il bottino dei precedenti furti
La perquisizione domiciliare che è scaturita con l’arresto, ha poi consentito ai poliziotti di ritrovare un magazzino attrezzato di chiavi adulterine e arnesi da scasso, e un’enorme quantità di oggetti di valore rubati nei precedenti colpi, tra cui il bottino di un furto messo a segno la notte di Capodanno.
I due ladri dovranno ora rispondere dell’accusa di tentato furto in abitazione. La Procura della Repubblica ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Gli indagati sono da ritenere presunti innocenti,fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
