Roma, il mistero dell’omicidio di Edoardo Sforna dopo 13 anni (forse) a una svolta

La procura riavvia le indagini sul caso di Edoardo Sforna. Un omicidio rimasto irrisolto, tra scambi di persona e vendette legate alla droga

Edoardo Sforna

Un incubo senza fine. Sono passati tredici anni dall’omicidio di Edoardo Sforna, il diciottenne romano freddato a colpi di pistola fuori da una pizzeria di Morena mentre lavorava come rider, in sostituzione di un amico andato in vacanza. Un delitto avvenuto nel cuore della notte, il 23 agosto 2011, e rimasto avvolto nel mistero.

La procura riavvia le indagini sul caso di Edoardo Sforna. Un omicidio rimasto irrisolto, tra scambi di persona e vendette legate alla droga

Chi ha ucciso Dodo? Questa domanda tormenta ancora oggi i genitori di Edoardo, Antonio e Marina, che da anni lottano per ottenere giustizia. Nonostante le indagini e le testimonianze di numerosi pentiti, gli assassini sono ancora latitanti.

Un delitto efferato. Quella sera, due killer in sella a un motorino si avvicinarono al giovane e gli esplosero contro quattro colpi di pistola. Uno solo lo raggiunse al petto, togliendogli la vita. Successivamente, il mezzo utilizzato per la fuga fu ritrovato incendiato, in un disperato tentativo di cancellare ogni traccia.

Un’esecuzione o uno scambio di persona?

Le indagini hanno seguito diverse piste, tra cui quella di uno scambio di persona o di un regolamento di conti legato alla droga. Alcuni pentiti, tra cui Giuseppe Pandolfo, hanno fornito indicazioni sui presunti esecutori materiali, ma finora nessuna testimonianza è stata sufficiente per incastrare i colpevoli.

Un ragazzo per bene

Edoardo Sforna era un giovane studente, volontario della Croce Rossa, descritto da tutti come un ragazzo per bene, lontano dal mondo della criminalitĂ . Eppure, qualcuno ha parlato di “amicizie sbagliate” negli ultimi tempi, lasciando aperta la possibilitĂ  che sia stato coinvolto in qualche vicenda oscura.

Un caso riaperto

Nonostante il passare degli anni, la Procura di Roma ha riavviato le indagini, alla luce delle nuove dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui sembra quelle dei fratelli Capogna, due dei piĂą importanti pentiti della malavita romana.

La speranza di Antonio e Marina è che la verità possa finalmente emergere e che i responsabili di questo efferato omicidio possano essere consegnati alla giustizia.