Nuova aggressione omofoba a Trastevere, picchiati dal branco due giovani gay a braccetto in strada

Un nuovo episodio di aggressione omofoba colpisce una coppia che aveva preso parte a un sit-in contro la violenza di genere

Nuova aggressione omofoba a Trastevere dopo quella che si è verificata al Pigneto, nel cuore del quartiere Prenestino la notte di Capodanno e di cui a fare le spese erano stati altri due gay pestati a sangue in Piazza Roberto Malatesta.

Un nuovo episodio di aggressione omofoba colpisce una coppia che aveva preso parte a un sit-in contro la violenza di genere

L’episodio va ad aggiungersi a un lungo elenco di altre vergognose vicende di discriminazione alimentate dalla violenza di genere.

I fatti, denunciati questa volta da Gay Help Line (800 713 713) di gayhelpline.it sono avvenuti il 4 gennaio scorso in viale Glorioso quando la coppia, dopo aver partecipato come altre centinaia di persone, alla manifestazione di protesta contro i fatti del Pigneto e “tenendosi a braccetto e neppure per mano”, hanno poi denunciato sconvolti i due al call center, dopo essere stati circondati e picchiati da una decina di ragazzi.

I due che a differenza di Matteo e Stephano, duramente pestati al Pigneto la notte del primo dell’anno, non hanno fortunatamente riportato lesioni importanti e si sono rivolti al Circolo Mario Mieli che li sosterrà nell’iter giudiziario diretto a identificare e a denunciare gli autori dell’odioso gesto.

Ogni anno riceviamo oltre 20mila contatti da tutta Italia, di cui circa 3.600 relativi a fatti di discriminazione e aggressioni e abbiamo offerto il nostro supporto alla coppia coinvolta” dice Alessandra Rossi Coordinatrice di Gay Help Line.

”In questi casi -aggiunge- è fondamentale fornire un sostegno immediato e collaborare in modo integrato con le forze dell’ordine, come facciamo da anni con Oscad (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori di Polizia e Carabinieri). Tuttavia, sappiamo che molte vittime, pur segnalandoci gli episodi poi non trovano la forza di denunciare. Per questo motivo, siamo al loro fianco non solo nel supporto diretto, ma anche con attività di prevenzione e informazione che portiamo avanti in ogni ambito”.

Le persone Lgbt+ sono spesso prese di mira sulla scuola o sul lavoro proprio perché più vulnerabili, anche a causa della mancata accettazione della diversità in famiglia o nella cerchia sociale di appartenenza.

Purtroppo chi rimane vittima di episodi di discriminazione viene, talvolta, ostracizzato dagli stessi parenti e non ha un tetto dove rifugiarsi per potersi riprendere dalle lesioni, non solo fisiche, subite da chi è stato insultato e poi picchiato vigliaccamente da persone che credono di nascondersi dietro all’anonimato del branco.

Per questa ragione le coppie aggredite possono ricevere assistenza e alloggio in strutture Refuge LGBT+ capaci di offrire a chi ne ha bisogno aiuto materiale oltre alla comprensione e all’assistenza morale e psicologica del caso.   

Domani in Aula Giulio Cesare la delibera che prevede sanzioni contro aggressioni per motivi di genere

Alla ripresa dell’attività istituzionale prevista per domani, martedì 7 gennaio, in Aula Giulio Cesare l’Assemblea di Roma Capitale sarà convocata per discutere una proposta di delibera contro l’omotransfobia presentata dal Partito Gay LGBT+ e sostenuta dal Movimento 5  stelle e dal Partito Democratico capitolino, in un testo già approvato in 10 cumini italiani che  prevede di integrare le sanzioni applicabili per reati di competenza comunale con una multa di 500 euro. Il massimo consentito per un amministrazione locale da estendere anche a chi si rende responsabile di aggressioni per motivi di genere avvenute nell’ambito del territorio comunale.

Sanzione accompagnata dal ricorso alla costituzione di parte civile da parte dell’amministrazione locale nei relativi processi penali e dal riconoscimento del 17 maggio come Giornata Mondiale contro l’Omotransfobia.

Il provvedimento dovrebbe essere messo ai voti entro giovedì prossimo.

Siamo allibiti dalla seconda aggressione avvenuta a Roma dopo Malatesta, avvenuta lo stesso giorno della manifestazione del 4 gennaio a Trastevere: esprimiamo piena solidarietà ai due ragazzi“.

Si legge in una nota congiunta sottoscritta dalle associazioni Agapanto, Agedo Roma, Circolo Mario Mieli, Cest, Collettivo Ugualmente, Dì Gay Project, EDGE, Gaynet, Famiglie Arcobaleno-Associazione genitori omosessuali Nudi, Libera Rugby Club, Rete Genitori Rainbow, Rete Lenford, Libellula, Gender X, Tgenus e Tuscia Pride.