De Rossi torna alle origini: l’ex capitano della Roma pronto a salvare l’Ostiamare

L'ex calciatore giallorosso in trattativa per rilanciare il club dove tutto è iniziato. Nel mirino la riqualificazione dell'impianto sportivo 'Anco Marzio'

Daniele De Rossi

Daniele De Rossi è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. L’ex capitano della Roma avrebbe, infatti, avviato dei colloqui con la proprietà dell’Ostiamare, la società che lo ha visto muovere i primi passi nel mondo del pallone e che oggi si trova ad affrontare una situazione critica.

L’ex calciatore giallorosso in trattativa per rilanciare il club dove tutto è iniziato. Nel mirino la riqualificazione dell’impianto sportivo ‘Anco Marzio’

Ad annunciare la notizia sull’occhio di De Rossi sull’Ostiamare l’Ansa. Le porte al mitico De Rossi sarebbero presto spalancate.  Come risulta a Canaledieci è di oggi la battuta dell’ex presidente dell’Ostiamare Roberto Di Paolo che apre a un futuro sogno: “Sono pronto persino a regalare l’Ostiamare se alla mia porta si presenta la persona giusta.

E più giusto di De Rossi sembra non esserci nessuno. Ma torniamo all’ex capitano della Roma che all’Anco Marzio ha tirato i primi calci a un pallone. Il suo obiettivo è ambizioso: rilanciare l’Ostiamare e garantire un futuro solido al club e alla comunità locale.

Al centro del progetto, la riqualificazione dell’impianto sportivo ‘Anco Marzio’, chiuso da tempo a causa di problemi di agibilità. Un’opera necessaria per tutelare i 500 ragazzi che frequentano il settore giovanile e per sviluppare un progetto tecnico di alto livello.

L’attaccamento di De Rossi alla sua terra d’origine, Ostia, e alla sua prima squadra è noto a tutti. L’ex calciatore giallorosso, con il suo carisma e la sua esperienza, potrebbe rappresentare la figura ideale per guidare l’Ostiamare verso un futuro migliore.

Daniele De Rossi e l’Ostiamare

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Daniele De Rossi

E’ sicuramente la storia di un grande amore, quello tra Daniele De Rossi e l’Ostiamare. Un amore partito quando l’allenatore della Roma era piccino e giocava nelle giovanili biancoviola.

Poi di strada ne ha fatta tanta. Anzi tantissima. Ma quell’amore non si è mai spento. L’11 agosto Ostiamare e Roma si sono allenate insieme. Ed è stata una grande festa.

L’impresa De Rossi

Quella di Daniele De Rossi sembra un’impresa generosa che rischia, però,  di infrangersi contro gli scogli della burocrazia e dell’intransigenza del Campidoglio. Le tribune, gli spogliatoi e il fabbricato che ospita bar e segreteria secondo gli uffici comunali sono stati edificati senza autorizzazione. E il Dipartimento Sport si è mostrato irremovibile rispetto all’obbligo di demolizione ingiusto all’Ostiamare. Riuscirà l’ex Capitan Futuro a ottere deroghe, permessi e sanatorie?

Lo scontro col Campidoglio

Intanto l’Ostiamare proprio in questi giorni ha annunciato la restituzione delle chiavi dello stadio al Campidoglio col quale è in rotta da anni

Il mese scorso il presidente della squadra Roberto Di Paolo, invece, ha gettato la spugna. L’annuncio il 6 novembre, durante la conferenza stampa convocata per fare un punto sull’Anco Marzio, relegato di nuovo, per via degli abusi edilizi ereditati, a non poter tifosi sugli spalti.

Intanto Di Paolo proprio oggi ha tenuto a far sapere all’assessore allo sport di Roma Capitale Alessandro Onorato che per l’Ostiamare non servono flebili aperture ma risposte concrete.

“La mia unica richiesta al Comune – ha scritto in una lunga missiva indirizzata a Onorato – è stata quella di essere salvaguardato dal dover pagare per delle colpe non mie e dovute a degli abusi che qui, proprio nel quartiere dove lui stesso dice di essere cresciuto, sono andati avanti indisturbati per anni.

“A differenza sua non voglio però cadere in assurdi giochi di potere o in un braccio di ferro politico, la gente di Ostia non è un oggetto da contendersi ma un bene da salvaguardare”, ha aggiunto.

“La mia avventura in biancoviola si chiuderà il 30 giugno, ma solo dal punto di vista sportivo perché proseguirà con veemenza e ferocia nelle aule di tribunale e sotto l’occhio della Magistratura perché sono stato truffato da un privato e non sono stato difeso dal Pubblico nonostante la realtà dei fatti.

Dico però anche che lascerò la società a chi punterà non solo a successi sportivi ma anche a difendere i sogni e i diritti del popolo lidense. Sono pronto persino a regalare l’Ostiamare se alla mia porta si presenta la persona giusta…”.

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