Arrestate borseggiatrici: dal campo nomadi di Castel Romano “lavoravano” in trasferta a Milano

Con un lungo curriculum criminale, le borseggiatrici erano specializzate in furti e rapine nelle metropolitane

Un’importante operazione dei Carabinieri della Compagnia Roma Parioli è stata svolta in queste ore nel quartiere Nomentano, con l’arresto di due donne. Entrambe erano ricercate per numerosi furti, borseggi e rapine, commessi nelle metropolitane di Milano negli ultimi anni. Una delle due donne tratta in arresto incinta è stata ricoverata in ospedale in attesa del giudizio.

Con un lungo curriculum criminale, le borseggiatrici erano specializzate in furti e rapine nelle metropolitane

Delle due donne erano state perse le tracce dal 2021, da quando cioè erano stati commessi gli ultimi reati predatori a loro carico, all’interno delle metropolitane milanesi, dove “lavoravano” in trasferta, e per cui entrambe avevano ricevuto una condanna da scontare in carcere.

La prima donna di 34 anni, era ricercata per numerosi furti commessi stazionando nelle linee metropolitane del capoluogo lombardo dal 2016 al 2021, e per cui doveva ancora scontare 10 anni; mentre la seconda arrestata di 23 anni, doveva scontarne almeno quattro, per borseggi e rapine sempre all’interno della metropolitane milanesi dal 2018 al 2020.

Sono stati i Carabinieri della Compagnia Roma Parioli, con il supporto dei militari dell’8° Reggimento Lazio, del 6° Battaglione Toscana, Nucleo Elicotteristi e del N.A.S., ad effettuare gli arresti durante un’operazione di controllo coordinata nel territorio nel quartiere Nomentano.

Qui all’interno della metropolitana linea B, all’altezza della fermata Policlinico, i militari della Stazione di Roma Salaria hanno notato e tratto in arresto la 34enne, che nel corso dell’identificazione, è stata riconosciuta come la donna domiciliata presso il campo nomadi di via Pontina, e già condannata per i furti commessi con destrezza nel capoluogo lombardo.

L’arrestata al sesto mese di gravidanza, è stata sottoposta alla prevista visita medica presso il Policlinico Umberto I, ma è stata comunque trattenuta e ora si trova ricoverata e sorvegliata, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La 23enne invece, è stata raggiunta proprio all’interno del campo nomadi di via Pontina, dove si nascondeva dal 2020, da quando cioè era stata condannata a scontare una pena di 4 anni, per la serie di borseggi e rapine commessi in due anni tra le banchine e i convogli delle metropolitane milanesi.