Ivan Juric esonerato. E la rete si scatena con i meme che sbeffeggiano la società giallorossa al secondo cambio di allenatore dall’inizio della stagione, appena 53 giorni dopo la nomina del coach croato come sostituto di Daniele De Rossi.
I social si scatenano con meme spietati per Ivan Juric, esonerato a 53 giorni dal licenziamento di De Rossi. I Friedkin vogliono cambiare ancora
La Roma ieri, domenica 10 novembre, ha perso in casa con il Bologna 2-3 e ha aperto un’altra crepa nella sua crisi con il secondo esonero di un allenatore in meno di due mesi. Dopo la decisione di mandare via Daniele De Rossi, con sole 4 giornate alle spalle, il ko interno con i rossoblu ha convinto Dan e Ryan Friedkin a cambiare ancora e defenestrare anche Ivan Juric.
Tra i due licenziamenti sono passati appena 53 giorni, con pochi punti all’attivo e molte delusioni in campionato e Coppa. Il ds giallorosso Florent Ghisolfi è già al lavoro da tempo per il sostituto, visto che era chiaro a tutti il destino di Juric prima dell’ennesimo passo falso.
Sui social rimbalzano i meme che sbeffeggiano la As Roma, Ivan Juric e la proprietà.
I nomi sull’agenda di Friedkin
I nomi che potrebbero fare al caso della Roma non sono molti: gli allenatori candidati devono conoscere il campionato italiano, avere carisma, credibilità in uno spogliatoio complesso e capacità di portare la Roma fuori d questa situazione prima che diventi ancora più complessa. Il primo nome su tutti sembra essere quello dell’ex ct dell’Italia e dell’Arabia Saudita Roberto Mancini, con un passato alla Lazio e e con l’ostacolo sulla durata del contratto.
Il tecnico vorrebbe almeno un biennale, anche se non arrivano conferme di contatti diretti con il club. L’alternativa potrebbe essere rappresentata da Claudio Ranieri che conosce bene l’ambiente e potrebbe essere il giusto traghettatore per portare la nave in porto prima di un cambio definitivo in estate.
Un ritorno di De Rossi?
In questo momento pare molto più difficile pensare ad un ritorno di Daniele De Rossi che in realtà aveva cominciato col piede giusto: all’esordio partita vinta dedicata al papà. Zibi Boniek, ex attaccante della Roma, se l’è chiesto: “Torna De Rossi?”.
Altra carta di livello potrebbe essere quella di Massimiliano Allegri, che dopo l’esonero della Juventus è alla ricerca di un nuovo progetto, ma anche in questo caso a lungo termine. Nella rosa dei nomi anche l’attuale ct della Turchia Vincenzo Montella.
Le alternative straniere
Ci sono poi le possibili alternative straniere, come il francese ed ex tecnico giallorosso Rudi Garcia che però male ha fatto al Napoli, dove è stato esonerato. Altri profili circolati in queste ore sono quelli di Frank Lampard, Graham Potter e Edin Terzic. Un’altra scommessa, forse troppo per un’annata già complicatissima.
Banfi, Zingaretti e Gasparri: Friedkin bacchettati
Insomma chi potrebbe accettare il nuovo contratto (che potrebbe rivelarsi una trappola) dopo la defenestrazione di Juric e dell’amato De Rossi. Lino Banfi fa ironia su una eventuale chiamata alla guida della Roma da parte dei Friedkin. “Yes, I am Oronzo Canà”.
Luca Zingaretti commenta il dispaccio della Roma: “Il nuovo allenatore sarà annunciato nei prossimi giorni? Ma sì, prendetevela comoda (come con il ds, il nuovo ceo e il mercato estivo), tanto abbiamo tempo!”.
Maurizio Gasparri è ancora più duro. “Il menefreghismo dei Friedkin raggiunge vette davvero temerarie. Se ne devono andare loro, perché non hanno nessun amore per la città e nessun rispetto per la società e i suoi tifosi”, dice il capogruppo di Forza Italia al Senato.
“I Friedkin – prosegue – hanno raggiunto alcuni risultati con Mourinho, poi quando l’hanno cacciato è iniziata la china di una discesa tragica. Prima hanno usato De Rossi, simbolo del romanismo, ma non era maturo come allenatore per una prova del genere, molto impegnativa.
De Rossi era l’unico che la gente avrebbe accettato e, dopo averlo esposto, hanno cacciato pure lui in malo modo sostituendolo con uno sventurato, Juric, che doveva dire ‘No grazie, la Roma non è per me’, ma lui stesso si è sopravvalutato, accettando l’incarico“.
Viola dalla parte dei tifosi
Pure Riccardo Viola, presidente del Coni Lazio e figlio dell’indimenticato Dino ed presidente giallorosso, ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno, si schiera dalla parte dei tifosi.
“Da dirigente, da uomo di sport e da tifoso della Roma, credo che ieri sia stata una delle pagine più tristi: vedere la curva che a fine primo tempo toglie gli striscioni, smette di fare il tifo e va a casa significa che quel grande legame fra i tifosi e la Roma ha subito una brutta sconfitta, non solo sportiva“.
“De Rossi? – aggiunge viola – La gente era legata a lui, andava aiutato e supportato, si è creduto in lui e quando lo hanno mandato via in quel modo, i tifosi si sono sentiti traditi“.