Da Casal Palocco alla conquista dell’Olanda: la felice storia di Luca e Giorgia e della loro pizzeria romana Scrokkia

Luca e Giorgia costretti a emigrare per realizzare il sogno di una pizzeria romana: in Olanda ottengono il prestito bancario in tre mesi. E la loro "Scrokkia" è subito un successo

Giorgia Strazzulla e Luca Valdarnini, ideatori della pizzeria romana Scrokkia di Leeuwarden

Quella che stiamo per raccontarvi è una storia di imprenditoria giovanile, di orgoglio e competenza, legata al mondo della pizza romana esportata fuori dei confini dell’Italia, con un prestito fiduciario ottenuto in tre mesi. E’ la storia di Luca, pizzaiolo romano di 26 anni, e di Giorgia, studentessa-lavoratrice di appena 21 anni.

Luca e Giorgia costretti a emigrare per realizzare il sogno di una pizzeria romana: in Olanda ottengono il prestito bancario in tre mesi. E la loro “Scrokkia” è subito un successo

La città di questa storia a lieto fine non è Roma, dove Luca e Giorgia sono nati, ma Leeuwarden, una cittadina olandese di 120mila anime a una sessantina di km dalla più nota e popolosa Groningen. E’ lì che da appena una mese i protagonisti di questa storia hanno aperto la pizzeria romana in teglia “Scrokkia” riscuotendo non solo curiosità ma grande approvazione da parte della cittadina. E, allora, ripercorriamo insieme il segreto di questo successo, nel quale sicuramente una parte di merito è la fiducia che il sistema creditizio olandese ha riconosciuto a Luca e Giorgia.

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1° ottobre 2024, il taglio del nastro di “Scrokkia”: il sogno di Luca e Giorgia si realizza

Luca Valdarnini, un passato da promettente giocatore delle giovanili dell’Ostiamare, all’età di 21 anni, nel 2019, decide di iniziare a lavorare. E la ricerca lo porta a imparare il mestiere del pizzaiolo in una pizzeria a taglio di Casal Palocco. Con la pandemia irrompe nella vita di Luca la energica Giorgia Strazzulla: si occupa del delivery nella stessa pizzeria e tra i due prima esplode l’amore, poi il desiderio di dedicarsi a un progetto tutto loro. Luca approfondisce i segreti dell’arte pizzaiola frequentando lo specifico corso presso Coquis, ateneo italiano della cucina ideato dallo chef stellato Angelo Troiano. E’ così che Valdarnini apprende l’arte della pizza romana, di quella napoletana, di quella alla pala e di quella in teglia alla corte di noti artisti del nobile uso di acqua e farina come Pier Daniele Seu, Pino Arletto, e, soprattutto di Jacopo Mercuro di “180 grammi”.

Terminato il corso, Luca e Giorgia sono pronti per spiccare il volo ma mancano le risorse economiche per mettersi in proprio. Cercano a Roma un locale adatto ma alla fine devono rinunciare: ottenere un prestito fiduciario dalle banche, senza garanzie, è un’impresa titanica.

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Successo immediato per “Scrokkia” nella cittadina olandese Leeuwarden

Senonchè gli studi intrapresi da Giorgia, oggi 21enne, vengono in soccorso. La Strazzulla, infatti, frequenta il corso di laurea in Scienze applicate nell’università olandese di Leeuwarden dove intende diventare manager. E la sua vocazione verso la materia di studio è subito manifesta quando si tratta di elaborare un business plan da far finanziare dalla Fondazione nazionale delle Banche olandesi: c’è un bando per l’erogazione di 50mila euro da restituire in cinque anni, senza garanzie da esibire. E Giorgia con Luca si aggiudicano il bando. L’obiettivo del loro progetto è, guarda caso, l’avvio di una pizzeria romana in teglia. La coppia ottiene in fondi in appena tre mesi di tempo e il 1° ottobre scorso, nel parco affacciato sul Campus universitario di Leeuwarden, apre “Scrokkia“.

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L’entusiasmo e la disciplina dei due viene premiata dal notevole successo riscosso tra i residenti e tra gli studenti del Campus. Luca si occupa dell’acquisto delle materie prime, rigorosamente italiane, e della loro preparazione. Giorgia gestisce la contabilità e il rapporto con i clienti. Alle pareti foto di Roma e la maglietta giallorossa fanno bella mostra di romanità. Così la pizza Italiana (pomodorini, basilico e burrata), la pizza friarelli e salsicce, la pizza all’amatriciana, tutte cotte alla maniera romana ovvero croccante e finissima, diventano must richiestissimi.

E niente paura se l’olandese è una lingua ancora ostica per Luca e Giorgia: bastano il sorriso, i buoni sapori e l’inglese per intercettare il gradimento dei clienti e affermare la buona arte pizzaiola romana.