Sono partiti questa mattina i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa sotto la croce di Monte Catillo. Un’intervento che mira a prevenire il rischio di pericolosi distacchi di massi, che potrebbero verificarsi con il maltempo e i nubifragi, con il posizionamento di reti e barriere paramassi, effettuate da un’elicottero fin dalle prime ore di oggi.
Corsa contro il tempo per prevenire il rischio di caduta massi dalla parete rocciosa sotto la croce di Monte Catillo
I lavori erano previsti all’inizio del mese, ma solo oggi sono partiti i primi voli dell’elicottero che ha sorvolato a lungo il cielo di Tivoli per la sistemazione della parete rocciosa sotto Monte Catillo.
L’intervento di oggi, con il volo dell’elicottero (nel video di copertina), e che ha trasportato i primi materiali pesanti, è il primo dei due che verranno svolti per disporre le protezioni.
Il secondo stando a quanto riferito dalla referente dell’Area Maria Vinci, si svolgerà alla conclusione dei lavori prevista entro tre mesi, con la successiva riapertura del sentiero 330, dalla Strada Don Nello del Raso, così come non sarà possibile percorrere il sentiero sotto la croce, dalla sughereta di Sirividola.
Una corsa contro il tempo questa messa in sicurezza, che auspicabilmente dovrebbe riuscire ad evitare il pericolo di crolli rocciosi anche legati alle avverse condizioni meteorologiche, che nel territorio tiburtino si presentano con frequenza sotto forma di nubifragi e allagamenti con le relative complicazioni sul fronte del dissesto idrogeologico.
Il posizionamento delle reti anti caduta massi di oggi intanto, ha scatenato gli utenti social dei gruppi di Tivoli sulla messa in sicurezza e la prevenzione allagamenti in altre zone del territorio, che si sono dimostrate fragili dove i violenti temporali degli ultimi mesi.
Tra queste, le strade intorno al Cimitero di Tivoli diventate un fiume imraticabile durante gli ultimi temporali di fine estate, e il sottopasso fra Tivoli Terme e Villalba di Guidonia.
Video di copertina è gentilmente concesso in uso da Valentina Cenci.