Malattie rare, ok Ue a benralizumab per Egpa, granulomatosi eosinofila con poliangite

(Adnkronos) – E' stato approvato nell'Unione europea benralizumab come trattamento aggiuntivo per pazienti adulti con granulomatosi eosinofila con poliangite (Egpa) recidivante o refrattaria. La Egpa è una rara vasculite immunomediata che può causare danni in differenti organi e, se non trattata, può risultare fatale. L'approvazione della Commissione europea – si legge in una nota diffusa da AstraZeneca – segue le raccomandazioni del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco Ema e si basa sui risultati positivi dello studio Mandara di fase 3, pubblicati sul 'The New England Journal of Medicine'.  Si tratta del primo studio comparativo di non inferioritĂ  tra farmaci biologici nei pazienti con Egpa. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere una singola iniezione sottocutanea di benralizumab 30mg, oppure 3 iniezioni sottocutanee di mepolizumab 100mg ogni 4 settimane. Quasi il 60% dei pazienti trattati con benralizumab ha raggiunto la remissione clinica, percentuale paragonabile a quella dei pazienti trattati con mepolizumab. I dati hanno inoltre mostrato come il 41% dei pazienti trattati con benralizumab abbia interrotto completamente la terapia con corticosteroidi orali (Ocs), rispetto al 26% nel braccio mepolizumab. "Questa nuova indicazione – spiega Cristiano Caruso, specialista in Allergologia e immunologia clinica, Fondazione policlinico universitario A. Gemelli di Roma, sperimentatore dello studio Mandara e partner dell'Egpa Study Group – rappresenta un importante traguardo nel trattamento dei pazienti affetti da Egpa, una patologia rara, complessa e di forte impatto sulla qualitĂ  di vita. Lo studio ci fornisce solide evidenze dei benefici di benralizumab in pazienti affetti da Egpa, dimostrando come, proprio grazie al suo peculiare meccanismo di azione capace di spegnere l'infiammazione eosinofilica, consenta il raggiungimento della remissione clinica in un numero elevato di pazienti, riducendo nel contempo la dipendenza da corticosteroidi orali, responsabili di effetti collaterali gravi a lungo termine. Queste evidenze sottolineano il ruolo importante che benralizumab potrĂ  avere nell'armamentario terapeutico per il trattamento della granulomatosi eosinofila con poliangite. L'approvazione europea di benralizumab per il trattamento dell’Egpa rappresenta un'opportunitĂ  importante per la cura dei pazienti affetti da tale patologia e auspichiamo possa essere presto una realtĂ  concreta anche in Italia".  La granulomatosi eosinofila con poliangite "è una malattia sistemica complessa che, proprio per la sua natura – illustra Francesca R. Torracca, presidente Apacs, Associazione pazienti sindrome di Churg Strauss – Egpa – fa sì che chi ne è affetto subisca un impatto rilevante sulla propria quotidianitĂ  non solo dal punto di vista fisico, ma anche sociale, psicologico e lavorativo. I sintomi con cui la malattia esordisce sono spesso sovrapponibili a quelli di altre patologie respiratorie a maggiore prevalenza, e questo rende spesso difficile arrivare a una diagnosi la cui tempestivitĂ , invece, è fondamentale per migliorare la prognosi e, di conseguenza, la qualitĂ  di vita dei pazienti. Come associazione siamo costantemente impegnati nel fornire un supporto concreto alle persone affette da Egpa, promuovendo la conoscenza della patologia, la sensibilizzazione e lo sviluppo di una rete di centri di riferimento sul territorio nazionale, affinchĂ© tutti i pazienti possano avere accesso a cure sempre piĂą efficaci e personalizzate. Avere a disposizione una nuova opzione terapeutica per il controllo dell'Egpa rappresenta pertanto un ulteriore passo nella storia della patologia che permetterĂ  ai pazienti di migliorare aspettativa e qualitĂ  di vita". L'approvazione europea di benralizumab per il trattamento dei pazienti adulti con Egpa "definisce un momento di svolta nella gestione terapeutica dei pazienti che ne sono affetti – commenta Raffaela Fede, direttore medico AstraZeneca Italia – I risultati dello studio Mandara segnano un passo fondamentale per il trattamento di questa patologia rara e complessa, aprendo le porte a nuove prospettive di cura per offrire una speranza tangibile ai pazienti e migliorarne sensibilmente la qualitĂ  di vita. Un risultato importante, che ribadisce il nostro costante impegno nella ricerca grazie all'implementazione di programmi di sviluppo di molecole come benralizumab, con l'obiettivo di portare soluzioni terapeutiche in aree, come quella delle patologie rare, caratterizzate da un importante bisogno clinico non ancora soddisfatto. Siamo pertanto orgogliosi di mettere a disposizione di pazienti e ComunitĂ  scientifica benralizumab, proponendo soluzioni innovative e personalizzate per affrontare le sfide uniche di questa malattia". Il profilo di sicurezza e tollerabilitĂ  di benralizumab nello studio è risultato coerente con il profilo giĂ  noto del farmaco. Circa la metĂ  dei pazienti con Egpa presenta asma grave eosinofilica (Sea) con esordio in etĂ  adulta e spesso mostra sintomi sinusali e nasali. Benralizumab è il secondo farmaco biologico approvato per il trattamento di questa malattia. Attualmente è approvato come trattamento aggiuntivo per la Sea in piĂą di 80 Paesi, tra cui Stati Uniti, Giappone, Unione europea e Cina. E' inoltre approvato nei bambini e negli adolescenti dai 6 anni in su negli Stati Uniti e in Giappone. A settembre benralizumab è stato approvato per la Egpa negli Stati Uniti. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)