Con il termine della requisitoria, nel processo per lo stupro di gruppo avvenuto la notte di capodanno a Primavalle a danno di una minorenne, e che vede imputato Patrizio Ranieri, presunto autore dell’abuso insieme ad altri giovani, è avvenuta oggi nelle aule di Piazzale Clodio, la formulazione delle richieste di pena da parte della pm Stefania Stefania.
Stupro di Capodanno: l’accusa della procura capitolina ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato per un imputato
Era la notte di Capodanno del 2020, quando la vittima appena 16enne subì uno stupro di gruppo da parte di alcuni invitati anche minorenni, di una festa organizzata in una villetta di Primavalle.
Furono i carabinieri della Compagnia Cassia all’epoca ad eseguire gli arresti per l’indagine di quel presunto stupro, a seguito delle ordinanze emesse dalla Procura di Roma, nei confronti di tre ragazzi tra i 19 e i 21 anni, e dopo la denuncia che la 16enne, decise di sporgere due giorni dopo presso la Stazione dei Carabinieri di Roma La Storta.
Accompagnata presso l’Ospedale San Pietro di Roma, le tracce di quella violenza le furono diagnosticate e si scoprì anche che al momento del presunto stupro l’effetto di alcol e sostanze l’avevano ridotta in una condizione di inferiorità psico-fisica.
Con la fine delle indagini che hanno consentito di identificate ad aprile del 2021 le persone gravemente indiziate della violenza il processo che ne è seguito ha portato in data odierna all’atto conclusivo del dibattimento e le richieste della procura.
La richiesta di pena avanzata oggi dalla pm Stefania Stefania al termine della sua requisitoria, è stata di una condanna a 12 anni e sei mesi per l’imputato Patrizio Ranieri, che secondo l’accusa che ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato, insieme ad altri ragazzi, anche minorenni all’epoca dei fatti, avrebbero compiuto gli abusi denunciati dalla vittima 16enne, approfittando del suo stato di incoscienza dovuto all’assunzione di alcol e droghe.