E’ stato respinto in queste ore dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, il ricorso contro le procedure adottate dal Comune di Guidonia per lo sgombero del campo nomadi abusivo dell’Albuccione, e presentato da alcuni nuclei dell’insediamento, ritenuto carente di ogni requisito igienico sanitario, e in condizioni di totale degrado “incompatibili con la presenza dell’uomo”.
La Corte ha respinto il ricorso presentato dai nuclei dell’Albuccione e dal Centro europeo per i diritti dei rom: le ragioni
L’Organo giurisdizionale europeo, era stato interpellato con il ricorso “rule 39”. Un atto sostenuto dal Centro europeo per i diritti dei rom, e guidato dagli stessi con la finalità di combattere il razzismo e le violazioni dei diritti umani nei loro confronti, che in tal caso, si opponevano alle procedure utilizzate dal Comune di Guidonia per il cosiddetto “superamento” del campo abusivo dell’Albuccione, e il suo sgombero definitivo.
Il superamento del campo, nell’idea già percorsa in altri insediamenti, era finalizzato al miglioramento della qualità di vita degli abitanti del campo rom, tramite strategie mirate ad assicurare un avanzamento nell’inclusione sociale, economica e abitativa ai nuclei che si trovavano all’interno dell’insediamento abusivo.
Un processo che, dopo il violento incendio dello scorso agosto all’interno di una vasta area del campo, aveva però subito un’accelerazione, con il definitivo sgombero intrapreso con un percorso di accompagnamento all’abbandono volontario del campo, con la massima attenzione ai diritti dei minori, degli anziani e dei fragili.
Gli stessi elementi forniti dall’Amministrazione comunale, nella difesa in giudizio assicurata dall’Avvocatura dello Stato, che hanno confermano il pieno rispetto della normativa nazionale e comunitaria, come riconosciuto dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Lombardo: “La pronuncia della Corte fa cadere le strumentalizzazioni”
“La decisione rappresenta un importante riconoscimento alla correttezza del nostro operato, orientato al superamento del campo nomadi abusivo di Albuccione – dichiarano il Sindaco Mauro Lombardo e l’Assessore Cristina Rossi -. La pronuncia della Corte fa cadere le strumentalizzazioni che si sono tentate su una vicenda che necessitava di interventi urgenti per evitare che bambini, anziani e disabili continuassero a vivere in una situazione di degrado e pericolo. Adesso, come già avvenuto nei giorni scorsi per gli appartamenti occupati ai Pichini, chiediamo agli organi preposti che il procedimento già avviato di definitivo sgombero dell’area sia portato a temine in tempi brevi” – ha concluso.