Roma, in queste sei zone del Centro niente più auto: arrivano le isole ambientali

Approvato il piano traffico e le nuove Isole Pedonali: ecco dove non potranno più circolare le auto. I primi interventi di pedonalizzazione

Nella foto una delle zone coinvolte nel progetto isole ambientali

E’ stato approvato in questi giorni dalla Giunta comunale di Roma Capitale, il Piano Particolareggiato di Traffico denominato “Centro Storico”, e che determinerà la totale esclusione delle auto in ben sei zone del cuore della Capitale, destinate a diventare a tutti gli effetti delle Isole Ambientali.

Approvato il piano traffico e le nuove Isole Pedonali: ecco dove non potranno più circolare le auto. I primi interventi di pedonalizzazione

La delibera approvata, ha da un lato individuato zone ed interventi e dato il via ai relativi progetti di fattibilità, e cioè le prime fasi, che comporteranno indagini e ricerche, per la scelte dei metodi di intervento e la stima dei costi per sei isole ambientali; e dall’altro, ha approvato i progetti di fattibilità tecnico economica, per le prime pedonalizzazioni.

Secondo il piano particolareggiato di traffico deliberato, e denominato “Centro Storico”, le automobili non potranno più circolare nelle aree del Portico d’Ottavia, Piazza Navona, il Pantheon, la zona del Tridente, l’area denominata Trevi-Quirinale e Ansa Barocca, con un lungo processo di pedonalizzazione, che partirà intanto da Via del Portico d’Ottavia, via dei Banchi Nuovi, via del Governo Vecchio-piazza Pasquino e via Giulia.

Nel Piano Particolareggiato del Traffico, sono inoltre previste altre tipologie di interventi, che comporteranno oltre alle modifiche alla circolazione stradale, anche interventi di riqualificazione, messa in sicurezza di spazi e percorsi pedonali, porte di accesso alle Isole Ambientali, e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali.

Con questo provvedimento, il Comune di Roma dà attuazione del piano delle isole ambientali contenuto nel Pums, e cioè il Piano urbano della mobilità sostenibile finalizzato a realizzare una serie di interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e in generale di tutela degli utenti deboli e di sviluppo della mobilità attiva, ciclabilità e pedonalità nel centro storico, con l’idea cdi farlo tornare spazio di comunità e condivisione, e luoghi rigenerati dove muoversi in sicurezza per il miglioramento della qualità della vita.

La riduzione della macchine punta intanto a sviluppare ciclabilità e pedonabilità, all’interno del quadro complessivo dei provvedimenti che vengono ormai considerati necessari nel centro storico e nell’Ansa Barocca, un contesto urbano delicato e di grande pregio storico e architettonico, caratterizzato da un enorme flusso pedonale incompatibile con la sosta e il transito delle autovetture.

Nella trasformazione e pedonalizzazione del centro anche il circuito nell’area archeologica dei Fori Imperiali

La trasformazione dibattuta e controversa nel centro della Capitale aveva preso il via oltre un anno fa per rendere effettivo il CArMe, e cioè il progetto di rendere più ampio il Centro storico e mettere in relazione tutte la diverse parti della più ampia area archeologica del mondo.

A tal fine era stato indetto il bando pubblico internazionale che rientra in una serie di opere da portare a compimento nel triennio 2025-2027 con un investimento da 282 milioni di euro tra fondi Pnrr, Giubileo, statali e comunali.

Il più grande investimento mai fatto nell’area archeologica del centro storico a cura della Sovrintendenza Capitolina, che punta a unire la città antica a quella contemporanea, e cioè l’area centrale dei Fori con il resto della città attraverso una serie di percorsi trasversali e anelli pedonali.

L’anello pedonale oggetto del concorso – aveva spiegato la Sovrintendenza – sarà connesso con l’altro anello alla quota archeologica, che verrà realizzato prolungando le attuali passerelle pedonali fino a congiungere tutti i cinque i Fori Imperiali. Mediante un nuovo ascensore di risalita dei Mercati Traianei poi, verrà assicurato un nuovo accesso al CArMe a partire dall’area del Quirinale e di via Nazionale” – come specificato in questo articolo.