Cittadini ‘prigionieri’ di via Portuense, a Roma, dove, per un albero caduto, è stato chiuso da due settimane il tratto tra via del Ponte Pisano, in entrambe le direzioni, fino al Raccordo anulare.
A causa dell’albero caduto chiuso il tratto tra via del Ponte Pisano, in entrambe le direzioni, fino al Gra
L’intervento si è reso necessario per la messa in sicurezza dell’intero tratto stradale, come disposto dai vigili del fuoco a causa di altri alberi ritenuti pericolanti nel bosco all’altezza della Tenuta Somaini.
Così dal 7 ottobre la strada è stata chiusa per ottemperare alle verifiche su più alberature.
Col passare dei giorni i residenti lamentano, però, forti disagi, così come i titolari delle attività commerciali. Il traffico nel quadrante resta paralizzato per l’intera giornata.
“Fin dalle sette del mattino si registrano code chilometriche su via della Magliana, sia in direzione Roma che verso l’esterno della città. La situazione sta causando gravi disagi alla mobilità nel Municipio XI”, l’appello di Enrico Nacca.
“Un’ora e venti per portare i nipotini a scuola“, racconta del residente.
Nella zona interessata è stato predisposto da parte della Polizia Locale di Roma Capitale un potenziamento del servizio di viabilità con diverse pattuglie del XI Gruppo Marconi.
Un’area privata
La decisione di chiudere la strada, tra il civico 882 e 939, in entrambi i sensi di marcia, è stata presa su iniziativa dei vigili del fuoco che ne hanno segnalato la necessità alla polizia locale.
Una decisione scattata dal 7 ottobre e maturata dopo il crollo di un albero sulla Portuense avvenuta due notti prima. Via Portuense in quel punto attraversa un’area boschiva che, su un lato, ricade in una proprietà privata. Ed è da quest’ultima che è avvenuto il crollo.
“Durante i lavori della commissione ambiente convocata ieri, 19 ottobre è emerso che la proprietà chiedeva di poter intervenire sugli alberi sin dal primo ottobre – ha sottolineato Marco Palma, consigliere di FdI in municipio XI – A fronte dello scaricabarile dei vari dipartimenti, ho deciso di acquisire tutta la corrispondenza e di chiedere, al tempo stesso, la convocazione di una commissione trasparenza di Roma Capitale”.
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