(Adnkronos) – Per l'economia romana "quella che stiamo vivendo è una fase di transizione. Siamo tra la fase post-Covid, che è stata una fase positiva e la fase pre-Giubileo, chiamiamola così. Quindi l'economia ha terminato quella fase di grande ripresa registrata nel periodo post-Covid. Roma è stata infatti tra le economie più reattive del Paese, sia in termini di recupero dei fatturati, sia in termini anche occupazionali. In questo momento, invece, quella fase è finita, però c'è una fase di attesa, di preparazione verso un anno straordinario che sarà il prossimo". A dirlo, intervistato da Adnkronos/Labitalia, è il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti. In particolare, spiega Taqliavanti, "se guardiamo il primo semestre di quest'anno, vediamo che c'è stata una riduzione di fatturato per 42-43% delle imprese. Per un altro 42% delle aziende è stato stabile, mentre per un 15% è stato invece in crescita. Stabile invece l'occupazione, con l'80% che ha tenuto la base occupazionale e quasi il 9% che ha avuto un incremento, con un 13% che ha avuto invece una riduzione. Sono i classici numeri che ci dicono che ci troviamo in una fase di transizione dell'economia", sottolinea ancora. E Tagliavanti nella sua analisi individua anche i settori che trainano l'economia di Roma e provincia. "Nell'ultimo periodo -sottolinea Tagliavanti- tra i settori di punta troviamo sicuramente le costruzioni, che hanno avuto due grandi, potenti, anzi potentissimi strumenti che sono stati in una prima fase il superbonus 110%, che comunque ancora a livello operativo, e poi il secondo elemento è stato l'avvio dei cantieri pubblici nell'area romana: quelli del Pnrr, quelli del Giubileo, quelli di Roma Capitale". Le costruzioni nel 2023 hanno fatto registrare un +20,7% di fabbisogno occupazionale rispetto al 2022 mentre tra gennaio e settembre 2024 hanno fatto segnare rallentamento fisiologico: +2,9%. Ma non sono solo le costruzioni a trainare l'economia di Roma e provincia. "Un altro settore, che è figlio della trasformazione dell'economia, sono i servizi alle imprese. E tra questi i settori in trasformazione a causa dell'affermazione del digitale nell'economia fanno la parte del leone, con un più 20% di fabbisogno occupazionale registrato nel 2023". Tra gennaio e settembre 2024 però i servizi, sia alle imprese, sia alle persone sono in leggero arretramento (-4% in media di assunzioni offerte). E non può mancare tutto il settore ricettivo, con Roma sempre più meta prescelta per turisti da ogni parte del mondo. "L'alloggio e la ristorazione certamente a Roma, dopo la grande paura del Covid, sono centrali, ancora di più perchè la Capitale va ormai proiettandosi verso un aumento notevole di turisti garantiti dal Giubileo. Questo è un settore di grandi investimenti e di grandi espansioni che tra gennaio e settembre di quest'anno ha fatto registrare un ulteriore +19% di fabbisogno occupazionale rispetto ai primi nove mesi del 2023", sottolinea Tagliavanti. "E poi nota positiva per il manifatturiero, che sul nostro territorio è sempre un po' in difficoltà e che invece registra una domanda di lavoro ancora alta (+14,1%), nonostante il debole ciclo industriale a livello nazionale", aggiunge ancora Tagliavanti. Ma Tagliavanti non dimentica però che "continua ad essersi un elemento di grande sofferenza in particolare per le piccole, piccolissime imprese del settore commerciale e del settore artigiano. Che sono quelle imprese che intercettano più tardi le innovazioni tecnologiche, che magari hanno anche elementi di debolezza di tipo finanziario", sottolinea. Tante speranza, per gli imprenditori ma non solo, sono riposte nel Giubileo. "Allora, in economia contano i numeri, ma conta molto -sottolinea Tagliavanti- l'aspettativa. Il piccolo imprenditore si aspetta che con la fase del Giubileo ci saranno grandi opportunità per quanto riguarda la propria impresa e quindi aumenta gli investimenti e aumenta anche sul terreno dell'occupazione. Si tiene pronto per cogliere questa occasione. Ma in generale quello che tutti si attendono è il cambiamento della città e del modo di produrre. La gente si aspetta a valle di questa fase una città diversa, più efficiente e più efficace. E oggi Roma è una città, anche dal punto di vista dell'innovazione, molto più pronta ad aggredire i nuovi mercati", sottolinea. E, concretamente, per Roma, "i lavori in vista del Giubileo sono una cosa importante. Roma ha sempre avuto, soprattutto negli ultimi 15 anni, scarsissimi interventi pubblici, e ciò ha creato in più di un'area, in più di un settore, veramente un deficit grave, che ha impattato anche sulla qualità dei servizi. In questa fase, invece, ha tanti investimenti, quindi vuol dire tanti cantieri. Pensiamo solo che il Comune di Roma in questo momento ha qualcosa come 1.500 cantieri aperti a Roma, che è una massa rilevante. Questo significa di investimenti diretti, ma soprattutto questi cantieri con l'indotto creano l'effetto moltiplicatore che è un grande elemento di crescita. Quindi, da questo punto di vista, l'economia romana si sta preparando per questa grande occasione", sottolinea ancora. E non ci sono solo i lavori pubblici previsti per il Giubileo nell'agenda Capitolina."I lavori del Giubileo sono per rendere la città più accogliente, gli investimenti del Pnrr sono per cambiare la burocrazia, le infrastrutture, la qualità dei servizi", conclude. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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