Il roseto di Roma riapre i cancelli (gratis): c’è la fioritura autunnale

Il roseto comunale riapre per la fioritura autunnale: giorni e orari

ROMA-16-GIUGNO-UNO SPLENDIDO-CONCERTO-ARCHI-CONCLUDE-STAGIONE-ROSETO-COMUNALE-
Rosa fiorita del Roseto comunale - foto canaledieci.it

Sboccia l’autunno e il Roseto di Roma Capitale riapre i suoi cancelli al pubblico. E’ l’occasione giusta per godere della fioritura autunnale delle rose moderne, a migliaia nel parco, uno tra i più noti amati di Roma.

Il roseto comunale riapre per la fioritura autunnale: giorni e orari

Romani e turisti potranno ammirare le rose tutti i giorni, festivi compresi, dalle 8 alle 17, a partire da giovedì 24 ottobre e fino a domenica 10 novembre 2024.

L’ingresso è libero e gratuito come in tutti i parchi della capitale.

Sono a pagamento solo le visite guidate, ed esclusivamente per alcune fasce di età, da prenotare tramite il portale.

Il primo giorno dell’apertura autunnale del 2023 si era chiuso con successo richiamando migliaia di visitatori.

Per 18 giorni sarà possibile ammirare la fioritura autunnale delle varietà moderne e di alcune varietà antiche di una delle più prestigiose collezioni botaniche di rose.

Un’opportunità in più per visitare un giardino unico al mondo per posizione e collezione botanica, composta da circa 1.200 varietà di rose provenienti da tutto il mondo, disposte su un’area di 10mila metri quadrati.

Nella sezione più ampia è ospitata un’interessante collezione, in tutto circa 1200 esemplari, di rose botaniche, antiche e moderne, rinomata per la sua straordinaria bellezza.

Il roseto e le sue rose più bizzarre

Gli esemplari coltivati provengono da tutto il pianeta: dall’Estremo Oriente sino al Sud Africa, dalla Vecchia Europa sino alla Nuova Zelanda, passando per le Americhe.

Sono presenti specie primordiali, o “rose botaniche”, che risalgono a 40 milioni di anni fa, molto pregiate e poco conosciute, dimorate insieme alle “rose antiche”, tutte di grande originalità e bellezza.

Passeggiando tra i viali si possono ammirare le rose Damascene che già fiorivano a Paestum e a Pompei, ancora oggi usate come base per essenze profumate, o la famose rose Galliche, le uniche nell’antichità di colore rosso e considerate sacre dai persiani. Varietà rare e particolari s’intrecciano in questa collezione catturando l’interesse del visitatore.

La meraviglia delle rosa rossa ma bianca

Passeggiando nel roseto ci si imbatte nella rosa dedicata alla fine della guerra delle Due Rose: il suo fiore, quando è in boccio, è rosso come la rosa dei Lancaster, ma quando si apre è bianco come la rosa degli York le due famiglie in guerra per il trono inglese.

La rosa chiamata Peace ha una storia molto particolare: le talee di questo ibrido, ottenuto in Francia da Francis Meilland, allo scoppio della II Guerra Mondiale, prima che le frontiere francesi fossero chiuse, furono inviate ai vivaisti che ne avevano acquistato i diritti in Italia, in Germania e negli Stati Uniti.

Proprio in America, alla fine della guerra, la stessa varietà fu posta come ornamento sui tavoli delle trattative di Pace della Conferenza di San Francisco, divenendo così il simbolo della Pace. In Italia è conosciuta con il nome “Gioia”.

La rosa Mutabilis

Altre specie, pur non potendo vantare riferimenti storici, hanno importanti particolarità a livello botanico, come la rosa Mutabilis, il cui fiore in cinque giorni cambia colore 7 volte: il bocciolo è rosso, aperto diventa arancione, poi giallo, crema, rosa chiaro, rosa intenso fino a diventare cremisi.

Restando in tema di “effetti speciali”, particolare è la Omeiensis Pteracantha Lutea, una rosa botanica cinese le cui spine, a forma di ala, nei nuovi rami sono rosse e trasparenti. Fra le più curiose, la Rosa Chinensis Virdiflora, dai petali di color verde, e la Rosa Foetida, bellissima ma maleodorante.

Il roseto di Roma riapre i cancelli (gratis): c'è la fioritura autunnale 1
Il roseto comunale