(Adnkronos) – Parte dall'Università di Messina – domani farà tappa all'Università di Catania – il roadshow pensato per raccontare il Premio 'Youngs Talents Italia-L’Oréal-Unesco per le donne e la scienza', arrivato in Italia alla XXIII edizione. Il bando si aprirà il 12 novembre 2024 e l’obiettivo è superare le 260 candidature dell’anno scorso. In Italia, dal 2002 al 2023, il programma 'L’Oréal Italia Unesco per le donne e la scienza' ha assegnato un totale di 112 borse di studio e, a partire dalla XXII edizione, in accordo con la giuria, le sei borse di studio del valore di 20mila euro ciascuna, sono diventate dei veri e propri Premi. L’obiettivo è coinvolgere un numero più ampio di ricercatrici del sud Italia e avere una maggiore compatibilità con altre borse di studio che le candidate potrebbero ottenere.
Nello scorso anno, infatti, meno del 20% delle candidature proveniva da Università del Sud. Un dato che ha aperto una riflessione nella giuria e che ha spinto L’Oréal Italia ad andare sul territorio per poter raccontare il valore di un premio che si pone l’obiettivo di supportare le giovani ricercatrici in un percorso complesso. "L’Oréal Italia crede profondamente nel progetto For Women In Science – ha detto Ninell Sobiecka, presidente e ad di L’Oréal Italia – In 22 anni abbiamo premiato 118 giovani ricercatrici contribuendo così all’avanzamento della ricerca nel settore scientifico. È importante per noi essere al fianco di tutte le donne. Sappiamo che in Italia ci sono moltissime brillanti scienziate e vogliamo continuare a supportarle. Oggi siamo all’Università di Messina e domani saremo in quella di Catania perché speriamo di avere sempre più candidature al Premio anche dalle regioni del Sud Italia dove ci sono sicuramente candidate eccellenti. Vorremmo che il messaggio di For Women in Science arrivasse forte e chiaro anche qui: il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne”. “Il programma 'For Women in Science' rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le giovani ricercatrici – ha sottolineato il rettore dell'Università di Messina Giovanna Spatari – Con l’assegnazione di sei premi, il programma sostiene il lavoro e i progetti di ricerca di eccellenza delle scienziate under 35, permettendo loro di portare avanti studi innovativi e all’avanguardia. È importante sottolineare che, con la trasformazione delle borse di studio in veri e propri premi, è possibile coinvolgere un numero maggiore di giovani ricercatrici, ampliando le opportunità di chi aspira a fare la differenza nel mondo della scienza, qui in Italia. Tuttavia, non possiamo dimenticare che, ancora oggi, le donne in ambito scientifico affrontano ostacoli invisibili. Questo Premio, però, continua a mandare un messaggio forte e chiaro: C1 – Internal use l’impegno per eliminare queste barriere e il riconoscimento del contributo inestimabile delle donne alla ricerca scientifica”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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