Scatta il piano sicurezza per la manifestazione vietata a Roma: è allarme infiltrati tra i 1500 in piazza

Il neo questore Massucci: "La manifestazione è illegale ma il divieto verrà fatto rispettare anche utilizzando il dialogo"

Manifestanti in piazza all'Ostiense - foto social free

E’ scattato dalle prime ore di questa mattina il piano di sicurezza per la manifestazione pro Palestina che si terrà nel primo pomeriggio di oggi nonostante il divieto della questura.

Il neo questore Massucci: “La manifestazione è illegale ma il divieto verrà fatto rispettare anche utilizzando il dialogo”

I mezzi blindati di polizia, carabinieri e guardia di finanza, stanno presidiando le zone calde in cui sono in corso i fitti controlli personali dei manifestanti, tra cui stazioni e caselli autostradali.

L’allarme che potrebbe caratterizzare al peggio anche questa manifestazione, è quello degli infiltrati, come ribadito in queste ore dal neo Questore di Roma Roberto Massucci.

Per la mobilitazione quasi 2mila persone sono già al setaccio dei controlli delle Forze dell’Ordine, e tra queste per meno di una ventina sarebbe stato necessario un approfondimento su posizione e fogli di Via.

I controlli, saranno sempre più stringenti in prossimità dei luoghi dove sono previste le iniziative vietate dalla questura. Intanto rispetto ai numeri inizialmente previsti, non tutti i manifestanti scenderanno in strada, perché una sigla molto importante tra le associazioni pro Palestina, ha accettato il divieto e subito riprogrammato la mobilitazione per il prossimo 12 ottobre.

In 1500 sono scesi piazza nonostante il divieto e la riprogrammazione della manifestazione

Tanti i manifestanti che invece non hanno arretrato di un passo dall’intenzione di scendere in piazza oggi, e che sono oltre 1500, radunati già dalle 14,00 circa a piazzale Ostiense per partecipare alla manifestare vietata dalla questura.

Nemmeno la pioggia ha scoraggiato i manifestanti a rispondere all’iniziativa che fin da subito è partita con cori che inneggiavano “Palestina libera” e “Israele Stato criminale”.

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO