(Adnkronos) – "Liliana Segre agente sionista". Al corteo pro Palestina di oggi a Milano spuntano cartelli con la foto della senatrice a vita indicata, insieme ad altri tra cui il ministro della Difesa Guido Crosetto, Riccardo Pacifici e John Elkan, come 'complice' di Israele. Un gesto stigmatizzato con forza dalla politica che ha espresso solidarietĂ bipartisan alla senatrice Segre.  "Condanna ferma e decisa per quanto accaduto al corteo pro Palestina di Milano, durante il quale sono stati esposti cartelli con nomi e cognomi di persone che vengono accusate di essere 'agenti sionisti', tra cui la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro della Difesa Guido Crosetto e Riccardo Pacifici", scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Ci troviamo dinnanzi a pericolose violenze verbali e diffamazioni che non possono essere accettate. A Liliana Segre, Guido Crosetto e Riccardo Pacifici giunga la solidarietĂ mia personale e del Senato della Repubblica", conclude La Russa. "Dopo la lista di proscrizione arrivano le foto in corteo – afferma su Facebook Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia e responsabile nazionale del partito -. Il prossimo passo quale sarĂ ? SolidarietĂ alla comunitĂ ebraica, a Liliana Segre, a Riccardo Pacifici e a tutti gli amici di Israele coinvolti in questa indecente minaccia. Quanto denunciato sui social da Giubilei, anche lui nel mirino degli antisemiti, non può e non deve rimanere in silenzio!", concludeÂ
“Liliana Segre merita solo rispetto, per la sua storia, per il suo pensiero, per il suo impegno politico e culturale – dice il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi – . Oggi anche, con il ministro Crosetto, la solidarietĂ delle politica, delle istituzioni e della societĂ civile per quanto accaduto a Milano: un fatto indegno che insulta la cittĂ , che deve restare un esempio di apertura e pluralismo culturale", è il richiamo di Lupi. Di "foga cieca e settaria" parla Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva stigmatizzando i manifestanti pro-Pal che "sono arrivati al punto di infangare la figura della senatrice a vita Liliana Segre, presentata in alcuni cartelli come 'agente sionista'. Nell’esprimere piena solidarietĂ alla senatrice Segre, che rappresenta un punto di riferimento indiscusso di garbo, stile e civiltĂ democratica, oltre che un simbolo della piĂą profonda tragedia del Novecento come la Shoah, è bene che tutti stigmatizzino queste derive fanatiche, intolleranti e offensive che inquinano il dibattito pubblico e non fanno altro che alimentare tensioni oltre che a rendere anche un cattivo servizio alla causa che si pretende di sostenere".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)