Una folla commossa ha preso parte questo pomeriggio, venerdì 19 settembre, ai funerali del piccolo Santiago Bernardi di cinque anni, morto insieme alla zia, Sabrina Spallotta, nel tragico schianto della loro auto guidata dalla sorella gemella, Simona, mamma del bambino.
Proclamato il lutto cittadino e la sospensione di tutte le attività commerciali e sportive durante i funerali delle due vittime morte nello scontro
La vettura era finita contro un muro e poi contro un albero nel disperato tentativo di schivare un’altra macchina che procedeva contromano.
Una tragedia che ha impressionato la comunità nettunese, sia per la folle dinamica da cui è scaturita, sia per il tremendo carico di dolore che ha investito una famiglia praticamente distrutta dal terribile incidente.
Le esequie sono state celebrate presso il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, alla presenza di tantissime persone che hanno voluto portare il loro conforto ai parenti delle vittime. In segno di rispetto e per facilitare una partecipazione collettiva ai funerali la commissione straordinaria del Comune di Nettuno aveva optato per la dichiarazione del lutto cittadino in occasione della cerimonia religiosa.
Il cordoglio della città, era stato scritto nell’ordinanza comunale, trae origine da una “prematura e tragica scomparsa” ed è proclamato per unirsi “al dolore dei familiari tutti e della comunità di Nettuno”.
Durante la celebrazione la bandiera della cittadina tirrenica è stata esposta a mezz’asta presso la sede dell’ente locale e sono state sospese tutte le manifestazioni ricreative aperte al pubblico, organizzate e patrocinate dal Comune.
La commissione ha inoltre invitato “i titolari degli esercizi commerciali, artigianali e imprese nelle zone limitrofe e adiacenti al Santuario di fermarsi” durante lo svolgimento delle esequie. Un invito a cui ha, tra l’altro, aderito anche la società sportiva Nettuno Calcio che ha comunicato di aver sospeso nella stessa fascia oraria tutte le sue attività sportive.
La partecipazione della comunità a un evento così tragico non ha potuto purtroppo cancellare quanto era accaduto il 5 settembre scorso quando la 39enne Simona Spallotta, incinta del secondogenito, viaggiava insieme alla sorella Sabrina e al piccolo Santiago a bordo di un’auto di marca Kia e una Mini, guidata da un abitante di Anzio è improvvisamente sopraggiunta contromano.
Il disperato tentativo di evitare l’impatto frontale non ha, purtroppo, impedito alla donna di schiantarsi contro il duplice ostacolo di un muro e di una pianta ad alto fusto. Un impatto micidiale che ha spezzato la vita del piccolo Santiago e della zia causando gravi lesioni a Simona che è stata ricoverata all’ospedale San Camillo di Roma in codice rosso, inducendo, tra l’altro, i medici a valutare l’opportunità di un parto prematuro per il neonato che portava in grembo (leggi qui).
Solo quando ha ripreso conoscenza la donna è venuta a sapere del tragico destino che aveva stroncato i suoi familiari lasciandola nella più profonda disperazione. Oggi i funerali durante cui la città si è stretta anche attorno al suo dolore. Il conducente che ha provocato il sinistro mortale era stato ricoverato in codice rosso ma non in pericolo di vita ed è stato denunciato per omicidio stradale plurimo.
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