Assembramenti, il Viminale: “Chiudere strade e piazze anche di giorno in caso di folla”

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Il primo fine settimana dopo il varo dell’ultimo Dpcm è iniziato: il ministero dell’Interno si prepara a evitare eventuali assembramenti nei luoghi della movida. Ai piani alti del Viminale si teme che – con i centri commerciali chiusi – tante persone si possano riversare nelle strade e nelle piazze dei centri urbani. “In caso di folla chiudere strade e piazze anche di giorno”, indica la circolare inviata ai Prefetti, e firmata dalla ministra Luciana Lamorgese.

Assembramenti diurni, massima attenzione del ministero dell’Interno: “Chiudere strade e piazze affollate”

Evitare assembramenti: questa la preoccupazione del ministero dell’Interno. Il Viminale, come misura di accompagnamento del nuovo Dpcm, ha disposto oggi la possibilità di chiudere strade e piazze affollate anche prima delle 21.

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Il ministero dell’Interno ai prefetti: “Chiudere strade anche di giorno in caso di assembramenti”

La misura, disposta con circolare ai prefetti, sarà valida però soltanto fino al 3 dicembre, data di scadenza delle misure stabilite dal Decreto del presidente del Consiglio.

“La possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate. Sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”, è scritto nel documento.

Il timore è che la gente, non potendo andare a fare shopping nei centri commerciali chiusi, possa riversarsi nei luoghi di attrazione urbani, come piazze e strade dei centri storici, o i lungomare delle città costiere.

“Qualunque sia l’area territoriale di riferimento – afferma la circolare del ministero dell’Interno inviata oggi ai prefetti – l’attuale andamento epidemiologico sollecita i cittadini a osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio di massima cautela, come, peraltro, si rinviene nella forte raccomandazione di limitare gli spostamenti personali nell’area gialla anche nelle fasce orarie della giornata non soggette a restrizioni della mobilità”.

 

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