Nello specchio d’acqua di fronte a Capocotta, da giorni la natura è esplosa, per la presenza di migliaia di meduse in mare che stanno destando preoccupazione nei bagnanti.
Con un tuffo e poche bracciate, ci si ritrova in queste ore a condividere l’acqua con migliaia di questi organismi planctonici, dalle movenze eleganti, ma che possono essere anche estremamente pericolose. All’esperto abbiamo chiesto a quale specie appartengano.
L’esperto: “Consiglio di ammirarne lo spettacolo in mare dove i colori di queste meduse sono autentici e bellissimi”
Da vicino e fuori dall’acqua, con quella colorazione marrone e i tentacoli ancor più scuri, le meduse che stanno invadendo il Litorale Romano hanno un aspetto decisamente poco tranquillizzante.
Il contrario della vera natura di questi organismi planctonici, che hanno preso casa da qualche giorno, soprattutto nello specchio d’acqua di fronte a Capocotta, e trasportando i bagnanti in uno spettacolo dal vivo, che non ha nulla da invidiare al famoso programma “Wild nature”.
C’è chi ha preferito evitare di farsi proprio il bagno, nonostante la tentazione sia forte negli ultimi giorni di agosto e con la stagione balneare agli sgoccioli, e chi invece ne ha “catturato” un esemplare lasciandolo in una vasca di acqua salata per il tempo strettamente necessario ad analizzarlo con attenzione. Le meduse da sempre eservitano un certo fascino sull’uomo, forse per la loro struttura trasparente o anche per il loro fluttuare sospese nell’acqua.
E’ l’esperto a spiegare che non solo non si tratta di una specie pericolosa, ma che il fenomeno di invasione di queste meduse è tipico delle fine di agosto in tutto il Mediterraneo e anche sulle coste:
“Si tratta di una medusa Cassiopea Mediterranea, invadente si ma affatto pericolosa – spiega Edoardo Casoli, biologo marino e ricercatore di Ecologia Marina presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” -. Proprio in questo periodo dell’anno è possibile riscontrarne una presenza così importante anche a pochi metri dalla battigia, ma anche se è difficile fare una comparazione significativa, quest’anno il fenomeno sembra più rilevante. Quanto è certo però, è che i tentacoli di questa splendida creatura non sono urticanti. Potrebbe solo in casi di estrema sensibilità verificarsi un po’ di prurito ma non c’è dolore al contatto. Consiglio anzi di godersi lo spettacolo in mare, dove i suoi colori sono senz’altro più autentici e bellissimi” – conclude.
Una specie da salvaguardare
Nei confronti delle meduse è poi rivolta anche un’attenzione particolare per la sua fondamentale funzione nella catena alimentare marina.
La Cassiopea Mediterranea dal curioso aspetto a navicella spaziale, viene un po’ considerata una mamma del Mediterraneo, accogliendo intorno ai suoi tentacoli dei piccoli pesci come ad esempio gli sgombri, che vi trovano riparo e possibilità di crescere.
Importante anche una sua ulteriore funzione di vero e proprio filtro per il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema marino. Ragione per cui da diverso tempo è stata attivata perfino una campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia di questa specie di meduse.