Ostia, una giornata dedicata a dimostrazioni di salvataggio a mare anche contro la moda dei tuffi in acque basse

Un evento a partecipazione gratuita rivolto a chi, per professione o per interesse, vuole saperne di più sulle tecniche di salvataggio in spiaggia

Una giornata dedicata alla dimostrazione ma anche alla formazione delle più diffuse tecniche di salvataggio a mare terrà banco lunedì prossimo 12 agosto, a partire dalle ore 10.00 sulla Spiaggia libera bianca comunale situata sul Lungomare Amerigo Vespucci 9, tra gli stabilimenti Bungalow e Bonaccia.

Un evento a partecipazione gratuita rivolto a chi, per professione o per interesse, vuole saperne di più sulle tecniche di salvataggio in spiaggia

All’evento parteciperanno le unità cinofile specializzate in interventi di soccorso a mare con l’ausilio di cani addestrati al recupero delle persone in difficoltà, ma anche gli operatori della Croce Rossa Italiana che illustreranno ai bagnini presenti le tecniche e i protocolli di stabilizzazione spinale da eseguire per il salvataggio di persone colpite da traumi alle vertebre cervicali provocati da tuffi in acque basse.

Quella del trattamento dei danni conseguenti a comportamenti pericolosi in acqua sta, infatti, diventando una vera e propria emergenza favorita, tra l’altro, dal fatto che la costa lidense, in questi ultimi anni, ha cambiato il suo stesso profilo e, per riflesso, il modo con cui soprattutto i giovani si approcciano al mare.

Gli interventi di ripascimento e difesa dall’erosione prevedono, infatti, anche la creazione di barriere soffolte e scogliere non molto lontane dalla riva dove le persone, incautamente, si arrampicano per poi lanciarsi in acqua soprattutto nella zona dove si trova il cosiddetto “pontiletto dei pescatori”, di fronte all’ex colonia Vittorio Emanuele III sul Lungomare Paolo Toscanelli (leggi qui).

E’ diventato un vero e proprio malcostume nei confronti del quale a nulla valgono i continui richiami dei marinai, impegnati a garantire la sicurezza dei tratti di arenile urbani liberamente accessibili. Il pericolo di fratture che, nel peggiore dei casi possono portare alla tetraplegia, è di vecchia data sul Lido di Roma, tanto che proprio a Ostia è nata un’unità ortopedica dedicata proprio a questo tipo di patologie.

I marinai di salvataggio sono addestrati alle manovre di recupero e rianimazione, ma non anche ai protocolli che occorre seguire in caso di sospette fratture della colonna vertebrale e i presenti potranno acquisire ulteriori utili informazioni per fronteggiare anche questo tipo di emergenze.

All’iniziativa parteciperà anche l’Associazione Salva Mamme che, in collaborazione con le Asl Roma 3 e Roma 4, ha organizzato alcune giornate formative dedicate alle tecniche di disostruzione delle vie aeree in caso di corpi estranei e, in primo luogo, sulle modalità con cui si esegue la manovra salva vita di Heimlich e altre simili per soccorrere adulti, bambini e lattanti e impedire che possano restare vittime di soffocamento da ingestione.

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