Pellegrino minorenne aggredito a Termini: soccorso da un carabiniere fuori servizio

Gita a Roma con rapina per un pellegrino minorenne tedesco: aggredito mentre si trovava con il suo gruppo di fedeli

Immagine non collegata ai fatti

Una gita a Roma con rapina a pochi mesi dall’inizio del Giubileo, è un episodio che il pellegrino minorenne tedesco, aggredito in queste ore alla Stazione Termini, non potrĂ  dimenticare tanto facilmente.

In due lo avrebbero seguito per prenderlo alle spalle e gettarlo per terra, allo scopo di sottrargli con violenza il denaro che aveva addosso. A notare l’agguato e correre in soccorso del ragazzo, è stato un Carabiniere fuori servizio, che prima ha inseguito i criminali, e poi ha fatto partire la caccia ai fuggitivi.

Gita a Roma con rapina per un pellegrino minorenne tedesco: aggredito mentre si trovava con il suo gruppo di fedeli

Lo hanno visto camminare da solo su Via Giolitti, e in un momento in cui era rimasto dietro al suo gruppo di turisti in pellegrinaggio a Roma, non hanno perso un attimo per tentare di rapinarlo, mettendosi dietro di lui come un ombra, prima di aggredirlo e immobilizzalo sul marciapiede.

Un agguato architettato in un attimo da due senza fissa dimora che si trovavano nei pressi della Stazione, giĂ  appostati per individuare soggetti “facili” da aggredire come il minorenne.

Il primo ad accorgersi dei fatti e ad intervenire, è stato un carabiniere fuori dal servizio, che ha raggiunto il ragazzo dopo che quest’ultimo opponendo resistenza, aveva ottenuto almeno di far fuggire i criminali.

L’inseguimento a piedi dei due rapinatori è proseguito con la caccia all’uomo dei Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, finita con un arresto dei due, un marocchino e un algerino, che si erano rifugiato all’interno di un bar di piazza dei Cinquecento.

Ora, il 25enne e il 29enne, con diversi precedenti per reati simili, dovranno rispondere dei gravi indizi dei reati di tentata rapina e resistenza ai militari  aggrediti all’interno della caserma durante le operazioni di identificazione.

Intanto per loro è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Roma e l’obbligo di presentazione in caserma.