Furti e borseggi commessi nella capitale, ma anche a Milano e Brescia. Soprattutto per strada e nelle metro. Il Palazzo di giustizia di Roma ha tirato le somme sulla carriera di una ladra e scippatrice professionista. Dovrà scontare trenta anni di carcere.
Furti a raffica, ora la donna – una ladra professionista – dovrà scontare in carcere il cumulo di pena
A finire in carcere è Ana Zahirovic, 31 anni, nota come la regina dei borselli. Finita in manette decine di volte da quando ha compiuto 14 anni, si è salvata ripetutamente dal carcere perché spesso in stato di gravidanza. La giustizia, però, stavolta gli ha mandato il conto definitivo: dovrà scontare 30 anni di carcere.
Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Pomezia ad arrestarla nel campo rom di Castel Romano, dove vive da tempo. Le hanno notificato il provvedimento di esecuzione – per cumulo di pene – emesso dall’apposito ufficio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
Il provvedimento, eseguito dai Carabinieri della Stazione di Roma – Tor de’ Cenci, è stato emesso perché la rom indagata è stata riconosciuta colpevole di aver commesso 148 episodi criminosi, tutti contro la persona ed il patrimonio, avvenuti nell’arco temporale di quasi 20 anni, nelle città di Roma, Milano e Brescia.
Per questi motivi, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, i carabinieri hanno arrestato la donna e successivamente l’hanno condotta presso il carcere femminile di Roma Rebibbia.
Già ad ottobre del 2018 il Tribunale aveva calcolato un pesante “cumulo pene” (per oltre vent’anni), ma nuove sentenze continuavano a piovere assieme agli arresti.
E così nuove condanne, sempre e solo per furti e borseggi, sono diventate definitive fino a quest’ultimo calcolo.
In base all’ultimo provvedimento la donna dovrà restare in carcere 30 anni, una pena alla fine altissima considerato che a piazzale clodio raramente le pene per omicidio superano i 20 anni.
Purtroppo sembra che l’imputata non abbia mai mostrato interesse a farsi aiutare a cambiare rotta.